Violenza sulle donne, costringe la ex
a rapporti sessuali: condannato

Violenza sulle donne, costringe la ex a rapporti sessuali: condannato
di Nicola Sorrentino
Domenica 23 Maggio 2021, 06:15 - Ultimo agg. 11:26
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Un uomo di 47 anni di Nocera Inferiore è stato condannato a 7 anni di carcere per violenza sessuale. Secondo le accuse mosse dalla Procura, condivise dal collegio del tribunale, l’uomo avrebbe costretto la compagna a consumare un rapporto sessuale senza il suo consenso. La sentenza del collegio è giunta giorni fa, al termine del primo grado di giudizio. La vicenda, che avrebbe preso forma diversi anni fa, a seguito di una denuncia della donna, vedeva alla sbarra un uomo accusato di aver costretto la ex a sottomettersi alle sue volontà. Durante il dibattimento, i giudici hanno ritenuto attendibile la testimonianza della parte lesa, spinta a raccontare la convivenza con l’uomo, a tratti difficile e caratterizzata spesso da episodi di maltrattamento o di violenza quotidiana. Stando al suo racconto, la donna ci avrebbe impiegato del tempo prima di denunciare l’uomo, con il quale non era sposata. Agli atti del processo vi è, inoltre, un referto medico che attestava segni di percosse e di violenza sul suo corpo, a testimoniare in questo caso anche il rapporto carnale subito con la forza. 

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La vittima, dal suo canto, avrebbe raccontato più episodi, ma secondo quanto fatto emergere dai difensori, l’unico elemento che riconduceva ad un rapporto sessuale subito dalla parte offesa era proprio quel certificato medico rilasciato dall’ospedale.

Nella sua testimonianza, la vittima ha ripercorso i momenti della convivenza con l’allora 47enne, fatta di alti e bassi, di allontanamenti ma anche di momenti nei quali le cose pare avessero trovato una loro stabilità. Avrebbe però parlato anche di richieste e pretese dell’uomo, pure in presenza dei figli. Fino all’episodio chiave dell’indagine, quando l’imputato avrebbe spinto la donna sul letto, costringendola ad un rapporto e mettendole un cuscino in faccia. A questa circostanza avrebbe assistito anche la figlia. A seguito della denuncia, i carabinieri avviarono le indagini, con un provvedimento firmato dal gip, in un secondo momento, per l’imputato, di divieto di avvicinamento. Oltre ad una condanna a sette anni di carcere, il tribunale ha dichiarato l’imputato interdetto in modo perpetuo da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, curatela e amministrazione di sostegno, dichiarando la perdita del diritto agli alimenti e l’esclusione dalla successione della persona offesa. Ancora, l’interdizione dai pubblici uffici. Per un anno, infine, non potrà avvicinarsi a luoghi abitualmente frequentati da minori, di svolgere lavori che prevedano un contatto con minori, ma dovrà informare gli organi di polizia sulla propria residenza e su eventuali spostamenti. 

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