Incassa 10mila euro con il reddito di cittadinanza, ma aveva alterato e contraffatto i dati del proprio modello Isee. Finisce a giudizio con il rito immediato.
È la sorte toccata ad una donna originaria di Cava ma residente a Nocera Superiore, che risponde di truffa ai danni dello Stato. Da marzo a settembre, questo il periodo individuato, sarebbe riuscita ad indurre in errore i funzionari dell’Inps. Con un’autocertificazione, ritenuto elemento discriminante per la richiesta all’ente previdenziale, la donna riusciva ad accedere al beneficio allegando la documentazione del proprio Isee.
Il lavoro di accertamento e verifica fu svolto dalla Guardia di Finanza, che evidenziarono gli illeciti tra quanto sostenuto attraverso documenti, presentando il reddito agli uffici, e la realtà dei fatti, mediante verifiche di rito.