Il femminicida suicida ricordato dal fratello
sui social: «Hai vissuto solo per la famiglia»

Il femminicida suicida ricordato dal fratello sui social: «Hai vissuto solo per la famiglia»
di Paolo Panaro
Lunedì 24 Febbraio 2020, 06:30 - Ultimo agg. 07:31
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Migliorano le condizioni di salute Sonia Bianchi che giovedì pomeriggio è stata accoltellata dal marito (poi suicida) ad Olevano Sul Tusciano. Nelle ultime ore la donna che non è più intubata ed è stata trasferita dal reparto di rianimazione a quello di neurochirurgia dell’ospedale di Salerno: non è più sottoposta al coma farmacologico. Sospiro di sollievo per i familiari di Sonia Bianchi e i suoi conoscenti che ora sperano ancora più di prima che Sonia possa rimettersi al più presto. La donna giovedì pomeriggio è stata accoltellata dal marito Massimo Salvatore che dopo la furibonda lite e averla ridotta in fin di vita è fuggito via e si è suicidato. I rapporti tra Sonia e Massimo, dopo molti anni di convivenza, si erano ormai logorati ed in più occasioni Sonia aveva comunicato al marito la decisione di volersi separare soprattutto dopo una serie di episodi di maltrattamenti che aveva subito la donna. In più circostanze Sonia aveva allertato i carabinieri riferendo agli investigatori di essere stata minacciata e aggredita dal marito. I coniugi da qualche mese non vivevano più insieme ma ciò non ha evitato il peggio. Giovedì pomeriggio al culmine di una furibonda lite Sonia è stata accoltellata dal marito abbandonandola in una pozza di sangue dinanzi il laboratorio dove Massimo Salvatore produceva latticini. La donna è stata soccorsa dai familiari ed è stata condotta prima all’ospedale di Battipaglia e poi a quello di Salerno dove è giunta in fin di vita. Ora finalmente le condizioni di salute della donna stanno migliorando e resterà sotto osservazione nel reparto di neurochirurgia in attesa di ulteriori miglioramenti. Intanto, la comunità di Olevano Sul Tusciano è ancora stordita. In molti si chiedono se la tragedia poteva essere evitata tenuto conto che Sonia Bianchi in più circostanze si era rivolta ai carabinieri per chiedere aiuto e segnalare gli episodi di maltrattamenti compiuti dal marito nei suoi confronti. Le denunce e le segnalazioni giunte ai carabinieri e alla Procura riguardanti le liti e gli episodi di maltrattamenti non sono servite a scongiurare l’accoltellamento di Sonia Bianchi e poi il suicidio del marito. Del resto nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare un grave epilogo. Intanto, Maurizo Salvatore, fratello di Massimo, che si è tolto la vita dopo aver accoltellato la moglie ha ricordato il fratello sui social. «Visti i tempi – ha scritto – è doveroso farti questo saluto. Solo chi ti ha conosciuto caro fratello mio può sapere che persona umile e speciale sei stato in questa vita. Hai dedicato la tua esistenza al duro lavoro e alla famiglia».
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