Salerno, maxi-evasione fiscale: sequestro da 34 milioni di euro al gruppo Attanasio

Coinvolte 9 società, 23 indagati: "Omessa la presentazione di dichiarazioni fiscali obbligatorie"

Operazione della Guardia di Finanza
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 14:36 - Ultimo agg. 15 Dicembre, 10:38
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Maxi evasione fiscale: sequestro di beni da 34 milioni di euro. Nella mattinata di oggi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip su richiesta della Procura salernitana, per un valore pari a circa 34 milioni di euro. Le indagini hanno riguardato 9 società e 23 persone fisiche, nei confronti dei quali sono ipotizzati, a vario titolo, i reati tributari di dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi e Iva., omessa dichiarazione, omesso versamento delle ritenute e dell'imposta sul valore aggiunto, tutti puniti dal decreto legislativo n. 74 del 2000 (legge sui reati tributari).

Le attività investigative, condotte congiuntamente dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Salerno e dalla Compagnia di Battipaglia, sotto il coordinamento della Procura di Salerno, hanno riguardato gli amministratori di diritto e di fatto di un gruppo di società riconducibile a Giovanni Attanasio, imprenditore 63enne. «Gli approfondimenti investigativi indirizzati sul Gruppo Attanasio, la cui società madre è costituita dalla Natana Doc Spa operante principalmente nei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica, avrebbero evidenziato il giovamento tratto dall'imprenditore nella costituzione di una serie di cooperative, tutte a lui riconducibili, utilizzate per riversare principalmente gli obblighi fiscali, di fatto mai adempiuti, per un periodo decorrente dal 2014 al 2020» si legge nella nota a firma del procuratore Giuseppe Borrelli.

Secondo l'potesi accusatoria, allo stato confermata dal Gip e in attesa di giudizio definitivo, sarebbe stata omessa la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie, con riferimento a diversi anni d'imposta, e il versamento di imposte da parte delle società oggetto d'indagini, per un importo complessivo pari a circa 34 milioni di euro, corrispondente al profitto dei reati.

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