Ladri falliscono tre colpi a Cava de' Tirreni, cittadini terrorizzati: «Viviamo chiusi in casa»

Non si arresta l'emergenza furti nella città metelliana

Un posto di blocco in città
Un posto di blocco in città
di Nicola Sorrentino
Venerdì 5 Gennaio 2024, 16:51 - Ultimo agg. 18:32
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Tornano a colpire i ladri a Cava de' Tirreni. Giorni fa, nella zona di Santa Maria del Rovo, una banda di malviventi è stata messa in fuga dall'allarme scattato in un'abitazione. Stessa dinamica a Sant'Anna, sempre nella zona periferica della città, dove degli sconosciuti hanno rotto il vetro di una finestra e sono entrati all'interno dell'appartamento. Fortuna per i proprietari - che non c'erano - che si è attivato in pochi secondi un secondo allarme, collegato ad un'applicazione sul cellulare, che ha messo i ladri in fuga. Su entrambi gli episodi indagano le forze dell'ordine, in ragione anche delle segnalazioni, ulteriori, arrivate da altre zone di Cava de' Tirreni, quali San Martino, Pregiato, Sant'Arcangelo e Passiano.

«Viviamo ogni giorno un incubo - spiega una cittadina - non si dorme stiamo rinchiusi in casa, non se ne puo più.

Si agisca prima che succede qualcosa, siamo arrivati al limite». Intanto si registra un incontro del sindaco di Cava con il questore di Salerno ma anche i cittadini hanno incontrato Vincenzo Servalli, per chiedere soluzioni immediate. I numeri dei furti a Cava rientrerebbero nella norma degli anni passati, secondo i dati in mano alle forze dell'ordine. Tuttavia, molti episodi non vengono denunciati ma solo comunicati attraverso i social, impedendo a carabinieri e polizia di avviare le indagini del caso. Per qualcuno si tratta di stranieri, magari provenienti dal napoletano, abili a muoversi tra le abitazioni e a scappare, sempre, utilizzando la montagna. La segnalazione di individui sospetti per tutta la città è quotidiana: da chi gira per perlustrazioni a chi fu beccato, persino, a fotografare i balconi di alcune abitazioni. Quindi le ronde organizzate da alcuni cittadini, con alcuni di questi che arrivarono persino a sparare per mettere in fuga i malviventi. Insomma, una psicosi che dura da almeno quattro mesi, verso la quale la città di Cava ha chiesto maggiore sicurezza e protezione. 

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