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Salerno, sono 1.303 i docenti precari in attesa di una cattedra anche da venti anni

A Salerno è caccia ad auna cattedra per 1.303 prof precari

Inizia la programmazione cattedre per i prof
Inizia la programmazione cattedre per i prof
di Gianluca Sollazzo
Articolo riservato agli abbonati premium
venerdì 9 giugno 2023, 06:10 - Ultimo agg. : 08:19
4 Minuti di Lettura

Da 20 anni nelle liste per la chiamata definitiva nelle scuole. Venti anni di attese per una cattedra stabile e una scuola in provincia. È la storia che accomuna 1.303 insegnanti precari salernitani inseriti nelle interminabili graduatorie ad esaurimento provinciali.

Alla vigilia dell’estate di fuoco delle immissioni in ruolo e delle supplenze che verranno gestite dall’Ufficio scolastico provinciale, un mini esercito di maestre e professori «anziani» e super precari incrocia le dita. Che sia la volta buona? Che sia l’estate dell’entrata nella scuola dalla porta principale? In pochi preferiscono illudersi.

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Tra questi c’è la maestra di scuola dell’infanzia Sonia Lambiase, classe 1967, che ha 55 anni attende lo scorrimento delle graduatorie da cui si attinge ogni anno per l’immissione in ruolo. «Ho vinto il primo concorso nel 2001, da allora ne ho vinti altri tre – racconta la maestra salernitana originaria di Cava dei Tirreni – oggi lavoro nelle scuole comunali di Roma, in attesa dell’ingresso a tempo indeterminato nella scuola pubblica. Solo in questo modo posso tornare a casa dalla mia famiglia, dai miei figli».

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Una vita da pendolare per la signora Sonia. Sveglia ogni mattina alle 4. Treno per la capitale alle 5.15. Poi dritta a scuola fino a pomeriggio, con turni anche di sera nelle scuole comunali. «Faccio tutti i giorni Salerno-Roma andata e ritorno e spendo mensilmente 500 euro per viaggiare col treno veloce – racconta la maestra cavese inserita nelle Gae – sono 15 anni che attendo una chiamata per l’assunzione. E il paradosso vuole che nel salernitano non ho mai lavorato nonostante quattro concorsi vinti e abilitazioni». Stagnanti. Lunghissime. Logoranti. Sono gli aggettivi per definire la condizione comune delle liste provinciale delle graduatorie ad esaurimento. Passano i governi. Cambiano i ministeri. Ma la storia non cambia. Le graduatorie restano lì. Facendo invecchiare all’interno maestre e professori di lungo corso. «Credo che il governo debba fare qualcosa – l’appello di maestra Sonia, 55 anni suonati e una vita da precaria Gae - Si perde il contatto con la famiglia se siamo costrette, noi mamme, a lavorare fuori. Facciamo sacrifici immensi per tornare a casa di sera».

Sono 1.303 gli insegnanti salernitani inseriti nelle liste. Si tratta dei precari storici di lungo corso che insegnano da quasi 20 anni alla ricerca di una cattedra a tempo indeterminato. Con le cattedre da coprire e i posti che scarseggiano a fronte della riduzione di alunni (previste questa estate appena 720 nomine in ruolo nel salernitano), ci vorranno almeno altri 10 anni per esaurire le super liste dei precari storici.

Più affollata e precaria la condizione delle maestre in Gae, dove ci sono 666 maestre dell’infanzia precarie di posto normale, 20 di posto di sostegno; poi ci sono 398 maestre di scuola elementare posto comune e 40 di posto di sostegno. Più snella la situazione alle scuole secondarie di primo e secondo grado: alle medie sono 11 i precari in lista su posto normale e 1 sul sostegno; alle superiori sono 176 i precari di posto normale in lista e 11 su posto di sostegno. La classe di concorso più in esubero dove le chance di assunzione a settembre sono scarse è la quella dell’insegnamento di diritto alle superiori che annovera ben 128 precari di lungo corso. A conti fatti solo per esaurire le liste della scuola dell’infanzia e primaria ci vorranno ancora anni. E il tempo passa. Si invecchia. E le maestre diventano nonne.

Tra i super precari ci sono anche anziani ultra 60enni che attendono ancora di varcare la soglia delle scuole da immessi in ruolo. Sono precisamente 28 i 60enni che insegnano ancora da supplenti. Andranno in pensione da precarie a settembre prossimo ben 5 maestre. Tra infanzia ed elementari 9 maestre di 61 anni, 5 di 62 anni, una di 63 anni, 2 di 64 anni. E ancora, sono 10 le maestre di 59 anni, ben 19 le insegnanti di 58 anni, addirittura 24 le maestre di 57 anni, 18 le maestre di 56 anni, 20 le maestre di 55 anni. Sessantenni e ultra 55enni che attendono e sperano. Ma per le maestre-nonne, come per le più giovani inserite in Gae, restano le briciole in vista del piano assunzioni di questa estate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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