Botte e insulti al coetaneo sedicenne:
«Sei marocchino, non ti sopporto»

Botte e insulti al coetaneo sedicenne: «Sei marocchino, non ti sopporto»
di Nicola Sorrentino
Lunedì 25 Maggio 2020, 06:45 - Ultimo agg. 08:16
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Lo avrebbe insultato e aggredito e picchiato più volte, secondo le accuse, per il colore della pelle e per il suo paese di origine, il Marocco. Con le accuse di lesioni e stalking, la Procura per il tribunale dei Minori a Salerno ha ottenuto una misura cautelare per un ragazzo di 16 anni, residente a San Valentino Torio, trasferito da qualche giorno in una comunità per minori. L’indagine condotta dalla Procura dei Minori ha ottenuto anche l’avallo del gip, che ha firmato una permanenza obbligatoria in una struttura specifica di Cicciano, comune della città metropolitana di Napoli, per il ragazzino. Nei prossimi giorni, il giovane sarà sottoposto ad interrogatorio. Difeso dall’avvocato Cosimo Vastola, è accusato di lesioni e stalking, con l’aggravante della discriminante razziale.

L’inchiesta ha preso piede dopo la denuncia sporta dal padre della vittima, un ragazzo di 16 anni, la stessa età del giovane indagato, che ai carabinieri aveva raccontato dell’ultima di una serie di aggressioni consumate nei riguardi del figlio da parte del suo coetaneo. Due pugni al naso e ad un orecchio, nello specifico. I militari avevano a quel punto avviato le prime attività investigative, raccogliendo e acquisendo alcuni filmati di videosorveglianza, a supporto del racconto del genitore. In una fase successiva, poi, la Procura per i Minori aveva deciso di ascoltare il 16enne, che avrebbe raccontato che almeno dall’estate scorsa, sarebbe stato preso di mira da quel ragazzo. Senza alcun motivo, ma forse per la sua provenienza e origine dal Marocco, il 16enne sarebbe stato minacciato più volte di essere picchiato, quando incrociava in strada l’altro giovane.

«Tornatene al paese tuo, ti picchio perché non ti sopporto. Marocchino». Sarebbero state queste alcune delle espressione rivolte alla vittima. La deposizione della persona offesa ha messo insieme diversi episodi del passato, tra queste l’aggressione subita da suo fratello da parte dello stesso ragazzo ora indagato. Al punto da far configurare all’organo inquirente non solo l’accusa di lesioni, in virtù dell’ultimo episodio, che risale ad almeno un paio di settimane fa. Ma anche quella di stalking, aggravato dalla discriminante razziale.
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