Salerno, giallo sul georgiano morto in via Vinciprova: l'autopsia chiarirà l’accaduto

Ritrovato sul posto anche un bisturi la polizia acquisisce alcuni filmati delle telecamere di via Vinciprova a Salerno

La polizia in via Vinciprova
La polizia in via Vinciprova
di Petronilla Carillo
Lunedì 4 Marzo 2024, 06:45 - Ultimo agg. 08:29
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Lite in via Vinciprova: troppi punti della complicata vicenda lasciano perplessi gli investigatori della Squadra mobile e i magistrati della procura di Salerno. Così su quanto accaduto sabato sera a pochi passi dalla cittadella giudiziaria ci saranno approfondimenti investigativi. A partire dal cadavere che, come tutti i corpi senza vita, ha una sua storia da raccontare. Proprio per questo motivo la procura ha deciso di tenere il corpo del georgiano sotto sequestro in attesa che, nella giornata di oggi, venga conferito un incarico peritale. Sarà dunque l’autopsia a spiegare bene se l’uomo, di 49 anni, sia morto per lo spavento oppure per le botte prese.

E sarebbe proprio questa l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti anche alla luce dei filmati della videosorveglianza che sono stati acquisiti dagli uomini dei vicequestori Gianni Di Palma e Vincenzo Alagia nella tarda serata di sabato, Filmati che ora sono all’attento esame della polizia sia per ricostruire esattamente la dinamica e sia anche per identificare l’uomo con il quale la vittima avrebbe avuto una lite. Anzi, probabilmente, sarebbe stato aggredito. Bisogna ora capire da chi e, soprattutto, perché. L’ipotesi che tra i due possano esserci stati vecchi rancori o problemi non risolti è in cima all’elenco dei possibili moventi valutati dagli inquirenti. Sul posto sarebbe stato ritrovato anche un bisturi: saranno gli accertamenti della Scientifica a indicare se questa arma sia stata in uso alla vittima oppure all’aggressore che poterebbe averla lasciata sul posto spaventato dalle condizioni della vittima.

È tutta da chiarire. La vittima, caduta a terra sotto i colpi, avrebbe gattonato per qualche metro fino a quando alcune persone non lo hanno notato e non hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza che ha tentato l’inutile corsa verso il pronto soccorso dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Esternamente il corpo presenterebbe, ad occhio nudo, soltanto lesioni compatibili con i calci e pugni presi e non avrebbe segni di altro tipo. Proprio le botte potrebbero avergli causato traumi interni che hanno poi messo a rischio la sua vita. Anche l’altro uomo con il quale avrebbe litigato sarebbe di nazionalità straniera e, proprio per questo, i poliziotti stanno ora lavorando nel contesto dei gruppi di stranieri che sono soliti sostare in alcune zone della città, tra il centro e il lungomare, intrattenendosi in chiacchiere, qualche bevuta e anche qualche litigio. I poliziotti al momento, chiusi nel più assoluto riservo, non escludono alcuna ipotesi e si attende l’esame autoptico per aggiungere un importante tassello alla ricostruzione investigativa.

Liti e risse tra stranieri, a Salerno, sono piuttosto frequenti. In genere avvengono nei presso di piazza Malta, del lungomare e dalla stazione ferroviaria. Quasi sempre, in pratica, in zone centrali e sotto gli occhi di passanti e famiglie. Un fenomeno che sembra non arrestarsi mai e che, a quanto pare, è generato quasi sempre dall’appropriazione di una fetta di strada, per futili motivi o per appartenenza ad un gruppo piuttosto che ad un altro. Meno frequenti, stando ai racconti della cronaca, per la spartizione degli affari illegali: litigano per i posti da taglieggiare per il parcheggio, per lo spazio da occupare per mettere le proprie cose se clochard, per banali motivi solo perché si è alzato un po’ il gomito.

C’è però quasi sempre lo stesso comun denominatore che unisce tutti i casi: l’indifferenza dei passanti, a volte per paura a volte semplicemente per voglia di non avere fastidi, anche solo quello di dover raccontare quando accaduto alle forze dell’ordine. Mai, però, si era arrivati alla morte di uno dei partecipanti alle liti o alle risse.