Il miracolo di Natale e il presepe
contro le barriere della disabilità

presepe vivente
presepe vivente
di Rossella Liguori
Martedì 25 Dicembre 2018, 11:21
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Ci sono posti che sono davvero impregnati dello spirito del Natale. Luoghi in cui si respira fin da subito l’armonia con gli altri e con tutte le cose del mondo.
Peppe è all’ingresso, veste i panni del centurione. Il color porpora gli dona particolarmente: la veste calza bene, è impettito, calato perfettamente nel ruolo di chi dà il benvenuto. Apre le braccia per il saluto e lascia spazio allo spettacolo che si compie appena si oltrepassa l’alto cancello della Residenza Lars di Episcopio: per l’occasione vestita di luci soffuse, bancali in legno, candele e paglia che sfregola sotto i piedi ad ogni passo. 
 

È una struttura socio assistenziale in cui ragazzi e ragazze disabili, insieme ai loro genitori hanno trovato un universo in cui la disabilità è vissuta non come limite, ma come “speciale abilità”. In cui si lavora tutto l’anno sulle autonomie residue, si sviluppano in una quotidianità fatta di ricostruzioni perfette e fedeli di luoghi familiari. Ore trascorse a creare, tra laboratori di ceramica ed pittura, teatro, musica, cucina, radio, sport e tanto altro ancora. E’ così che anche l’approccio a scuola è diventato naturale, sereno, senza particolari difficoltà.  La scuola vissuta come un luogo dove si riesce a dimostrare tutto il lavoro fatto e si accorciano le distanze con i compagni.

Per Natale la Residenza Lars si è trasformata per dare vita al “Presepe Vivente Special Edition”, dove di “special” ci sono tutti i partecipanti tra ospiti, genitori, operatori. Insieme ad animare uno spiazzo di verde in una atmosfera suggestiva e magica. Sono ragazzi con problemi motori, altri con sindrome di down, autistici, iperattivi. Nessuno dei visitatori si sofferma su quelle “disabilità”, ed è proprio questa la magia che si compie. Nessuno osserva o scruta, i visitatori diventano parte integrante della scena immergendosi nel mondo fatto di antichi mestieri, in un percorso fino alla capanna ed il miracolo della nascita di Gesù che, qui, sembra proprio compiersi ogni giorno.  
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