Scuola, a Salerno la rivolta dei presidi: «Quarantene: le nuove regole sono troppo difficili da gestire»

Scuola, a Salerno la rivolta dei presidi: «Quarantene: le nuove regole sono troppo difficili da gestire»
di Gianluca Sollazzo
Sabato 6 Novembre 2021, 08:45
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Scuola senza pace. Il Covid e l'aumento dei contagi oltre alle nuove regole inerenti la gestione delle quarantene, mandando in tilt i presidi. «Non siamo medici, abbiamo già tante responsabilità», denunciano i presidi salernitani in riferimento al documento «Indicazioni per l'individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico» elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della salute, dal Ministero dell'Istruzione e dalle Regioni, che contiene una revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da Covid. Le nuove regole per la quarantena degli studenti investono i presidi di ulteriori responsabilità. Il nuovo protocollo prescrive che, se la Asl non può intervenire, è il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili «contatti scolastici» del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento. La scuola deve poi comunicare le disposizioni da intraprendere agli studenti (o ai genitori, in caso di minorenni) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l'insorgenza dei sintomi o l'esecuzione del tampone. Il referente Covid deve comunicare alla Asl le misure adottate. Il nuovo protocollo prevede un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si e stati informati del contatto. Se il risultato e negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena. Bisognerà effettuare un secondo tampone dopo cinque giorni.

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Tutto questo mentre arrivano i primi risultati dei tamponi salivari effettuati dall'Asl a Salernitana nella fascia di età tra 6 e 14 anni. Sono tutti negativi i tamponi salivari effettuati il 3 novembre al comprensivo Montalcini di Salerno su 40 alunni di scuola elementare e media.

Erano negativi i 40 tamponi salivari effettuati la settimana precedente al comprensivo Barra di Salerno. Uno screening che continuerà e sarà ripetuto tra 15 giorni per monitorare l'andamento della pandemia nella fascia di età di alunni non vaccinati.

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Ma a preoccupare i presidi è il rebus gestione delle quarantene alla luce delle nuove disposizioni indicate dal ministero della salute. Dirigenti scolastici scettici e perplessi. «Ritengo che ci sia un grosso appesantimento per i dirigenti scolastici che già vivono numerose incombenze: continuamente cambiano le norme e anche gli utenti, ovvero famiglie, alunni e docenti, non sanno cosa aspettarsi e anche questo è un appesantimento per il preside», dichiara Maria Alfano, preside del liceo De Filippis Galdi di Cava. «Credo che vadano forniti chiarimenti operativi da parte della Asl dichiara Ornella Pellegrino, preside alberghiero Virtuoso - Non è tutto chiaro e vi sono decisioni molto discrezionali e poco oggettive soprattutto con responsabilità in capo ai dirigenti scolastici e ai referenti covid d'istituto del tutto inaccettabili». Le fa eco Cinzia Guida, preside liceo De Sanctis. «Ho molte perplessità in merito dice Guida - Conoscere chi è vaccinato e chi no è in contraddizione alle disposizioni riguardanti la privacy. Siamo a disorientati e scettici. Troppo farraginose per scuole con 1000 e più alunni oltre al personale. Credo che sia troppo complesso gestire così l'emergenza sanitaria a scuola».

Non usa mezzi termini Ester Andreola, preside liceo artistico Sabatini Menna di Salerno: «Sono regole inaccettabili. Noi non siamo medici e non possiamo assumerci responsabilità oltre quelle che già abbiamo. È in corso una discussione col ministero dell'istruzione. Con i sindacati stiamo spingendo per chiedere l'apertura di una discussione. Quello che è scritto è inaccettabile». Rilievi mossi da Flavia Petti, preside comprensivo Tasso di Salerno. «Le disposizioni contravvengono al divieto del garante privacy di chiedere sullo stato vaccinale degli alunni dice Petti - Significa ulteriori oneri e conseguente caos sulla didattica a distanza. Si continua a generare forte stress nei dirigenti».
 

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