Ristorante Nettuno, danno erariale da 735mila euro:
la Corte dei Conti cita a giudizio il sindaco di Capaccio

Ristorante Nettuno, danno erariale da 735mila euro: la Corte dei Conti cita a giudizio il sindaco di Capaccio
di Paola Desiderio
Sabato 26 Novembre 2016, 18:44
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Capaccio Paestum. Canone di fitto sottostimato, la Corte dei Conti cita in giudizio il sindaco Italo Voza, quattro tecnici comunali e il responsabile dell’Ente morale per le antichità ed i monumenti della Provincia di Salerno. Il provvedimento, che riguarda il canone di locazione dell’immobile che ospita il Ristorante Nettuno, è stato deciso dal sostituto procuratore della Corte dei Conti Ferruccio Capalbo. Il locatario è la società Ristorante Nettuno, gestita dal 1939 dalla famiglia della moglie del sindaco Voza, Pina Pisani.
Secondo il sostituto procuratore, il canone di locazione, pari a dodicimila euro annui, è sottostimato rispetto al valore dell’immobile che si affaccia sui templi di Paestum. L’immobile sarebbe ancora di proprietà del Comune di Capaccio Paestum, che nel 1931 lo acquisì dai germani Mansi-Forlani. Tuttavia è stato donato dal Comune all’ente morale, ma il contratto non sarebbe mai stato perfezionato. L’ente morale, ritenendo di essere proprietario dell’immobile, nel 2006, in sede di rivalutazione del canone di fitto, ha convenuto con la società locataria una tariffa che secondo il giudice sarebbe da ritenersi troppo bassa. Davanti al giudice della Corte dei Conti, oltre al sindaco Italo Voza, a cui viene contestato di non avere rispettato gli obblighi di servizio connessi alla sua carica pubblica, dovranno presentarsi i tecnici comunali Rodolfo Sabelli, Carmine Greco, Vincenzo Criscuolo e Mario Barlotti, ai quali viene contestato, invece, di non essere mai intervenuti in maniera risolutiva sulla questione, e inoltre il responsabile dell’Ente morale per le antichità ed i monumenti della Provincia di Salerno.
Per il giudice il danno pubblico ammonterebbe a 735mila euro a danno delle finanze del Comune di Capaccio Paestum. Al sindaco Voza viene contestato un danno erariale di 435mila euro, di 40mila a Sabelli, di 85mila a Greco, di 85mila a Criscuolo, di 50mila a Barlotti e di 40mila al responsabile dell’ente morale.
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