Taser, commercianti divisi a Salerno:
«Sarà un utile deterrente»

Taser, commercianti divisi a Salerno: «Sarà un utile deterrente»
di Barbara Cangiano
Domenica 29 Maggio 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

Da domani, anche le forze dell'ordine di Salerno, insieme a quelle di Avellino e Benevento, saranno dotate di taser, la pistola a impulsi elettrici, più volte chiesta da polizia, carabinieri e uomini della Guardia di Finanza, per alzare il livello di sicurezza personale nel corso di interventi specifici e per poterne garantire altrettanta ai cittadini. Ma la scelta divide gli operatori del commercio, uniti invece nel considerare Salerno una città sicura. «Mi sembra un provvedimento inutile - spiega Anthony Brigantino di Cibarti - È da tempo che fortunatamente non assistiamo più a risse o a grandi episodi di microcriminalità, quindi ne avrebbero potuto fare a meno. Piuttosto bisognerebbe preoccuparsi di altro, come garantire una adeguata accoglienza ai turisti, perché la nostra non è una città che vive questo tipo di emergenze». Sulla stessa linea Enrico De Cicco di Unico: «Ho vissuto ventitré anni all'estero e posso dire con cognizione di causa che qui non c'è nessun allarme delinquenza. Di giorno come di notte. Il problema del taser sinceramente non me lo pongo, ma non ne ravvedo tutta questa necessità».

Ma c'è chi non la pensa così: «Considerato che non sono armi letali ritengo che possa essere una cosa utile - commenta Beniamino Brancaccio dell'omonimo negozio di abbigliamento - Mi è capitato più volte di vedere le forze dell'ordine in difficoltà e nell'incapacità di difendersi, quindi il taser potrebbe fungere da deterrente nei confronti di qualche testa calda sempre pronta ad attaccare. Diciamo che sarà un asso nella manica in più, anche se fondamentalmente la nostra città, in particolare negli ultimi tempi, non è percepita come pericolosa, anzi. Abbiamo altri problemi, legati all'inciviltà di chi ci vive e su questo dovremmo metterci a ragionare, partendo magari da un corso di rieducazione alle buona maniere». Antonio Cavaliere di Bocà confessa di essere fedele al modello americano, «quindi ben venga la pistola a impulsi elettrici, anche se sono certo che come per il Covid e la guerra, adesso usciranno allo scoperto i no taser. Ormai siamo pronti a tutto perché questo è il Paese delle contrapposizioni. Perché io sono favorevole? Perché come tanti salernitani ho più volte assistito a delle scene imbarazzanti, in particolare sul lungomare, in cui uomini in divisa erano assediati o da extracomunitari o da italiani attaccabriga. In quel caso questa tipologia di arma potrebbe servire a dirimere delle situazioni particolari, purché l'uso sia parsimonioso e non si arrivi a celebrare il mito di nuovi sceriffi di cui non c'è francamente bisogno, visto che non siamo Napoli, nel bene e nel male e non abbiamo i problemi di una grande città». Un sì convinto arriva anche da Elisa Martucci, commessa: «Credo che come in tutte le cose sia questione di equilibrio e di misura.

Mi auguro che non diventi un giocattolo da utilizzare in occasioni superflue, ma che possa essere un ostacolo e stoppare sul nascere conflittualità che poi possono divampare. Naturalmente mi piacerebbe che non ce ne fosse bisogno in assoluto, ma non viviamo in un mondo ideale e purtroppo, come ci conferma la cronaca, di episodi spiacevoli ne abbiamo vissuti tanti». 

Video

Di qui a breve entrerà nel vivo anche la stagione estiva, che porterà più presenze, in particolare nei luoghi della movida: «Tutto ciò che serve ad alzare i livelli di sicurezza è ben gradito - racconta Marco Salvatore, vice presidente regionale settore moda di Confcommercio - È ovvio che un taser non è un giocattolo e va utilizzato con grande prudenza, ma parliamo anche di persone addestrate e preparate alla gestione di una qualsiasi arma. Serve a tutelare le forze dell'ordine, ma anche noi cittadini, in particolare in questo periodo dell'anno nel quale ci avviciniamo a una fase che sarà sicuramente caotica. Penso al by night, alle risse che possono sorgere tra i giovanissimi, alla confusione che inevitabilmente ci sarà. Allora meglio una cosa in più, con l'obiettivo di scoraggiare i malintenzionati, che una cosa in meno. Ne beneficerà anche chi vuole uscire di casa per fare una passeggiata tranquilla, prendere un aperitivo o dedicarsi allo shopping». Il taser è in dotazione alle forze dell'ordine di Napoli e Caserta già dal 14 marzo: «Non so che risultati abbia prodotto in questi territori - si chiede Mariangela Petti - ma non credo che si debbano fare battaglie contro. Confido nella razionalità di chi sarà chiamato a usarla». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA