Epatite acuta, bimbo ricoverato a Latina, il primario: «Nessun legame con Covid o vaccino. Così lo abbiamo curato»

Il professor Lubrano: "Il bambino ora sta bene ed è tornato a casa. Abbiamo allertato i pediatri del territorio invitandoli a segnalarci casi sospetti"

Epatite acuta, bimbo ricoverato a Latina, il primario: «Nessun legame con Covid o vaccino. Così lo abbiamo curato»
di Vittorio Buongiorno
Martedì 26 Aprile 2022, 06:46 - Ultimo agg. 16:46
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La nuova epatite acuta di origine sconosciuta che contagia i bambini mette paura. Sono 108 i casi sospetti in Gran Bretagna, 38 nella Ue di cui 11 in Italia. Uno di questi casi è quello di un bambino di cinque anni di Latina. Il piccolo è stato ricoverato a inizio marzo al Goretti, nel reparto di Pediatria guidato dal professor Riccardo Lubrano.
«Ora sta bene ed è tornato a casa. È stato dimesso a inizio aprile. Il bimbo è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale di Latina con febbre e vomito, ma i genitori non pensavano a un problema epatico anche perché non c'erano indizi diretti».

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Invece?
«Aveva un rialzo importante delle transaminasi e un insulto acuto al fegato.

Ci ha preoccupato il fatto che questa epatite non fosse causata da fattori noti».


Come negli altri casi riscontrati in Italia e all'estero.
«Abbiamo studiato e studiato per comprenderne le cause. Ipotizzato una origine metabolica, tossica, virale, perfino genetica. Ma gli accertamenti non hanno dato riscontri, non abbiamo trovato nulla».


Come sta il bambino?
«Sta bene, è stato dimesso all'inizio di aprile ed è tornato a casa. Lo abbiamo trattato con una fluidoterapia e ha avuto un recupero completo delle funzioni epatiche».

 


Dobbiamo preoccuparci per questa epatite sconosciuta?
«Serve cautela, ma non dobbiamo allarmare le famiglie. Abbiamo inviato un alert a tutti i pediatri del territorio invitandoli a segnalarci casi sospetti».


Ci può essere un collegamento con il Covid?
«Il nostro piccolo paziente non ha avuto il covid, è stato sottoposto più volte a tamponi ed è risultato sempre negativo».


E con il vaccino?
«Non è vaccinato perché era troppo piccolo per avere la prima dose».


Cosa pensa dell'ipotesi di un adenovirus come causa?
«Va presa con le molle. È possibile certo, ma ad esempio il bambino di Latina era negativo all'adenovirus».


State continuando a seguirlo?
«Certo, viene in day hospital e viene monitorato costantemente».

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