Secondo Roberto Burioni «siamo vicini a sconfiggere il cancro». Il virologo e immunologo, che ha dedicato il suo ultimo libro – Match Point – proprio al tema delle cure contro i tumori ne ha parlato al Corriere della Sera. Il professore dell’Università San Raffaele di Milano parte innanzitutto da un esempio: «Nel 2015, a Jimmy Carter, ex presidente degli Stati Uniti, sono state diagnosticate delle metastasi cerebrali, grazie alle cure di recente ha festeggiato i 99 anni», spiega Burioni. E questa storia, secondo il virologo, dimostra che «non si fanno miracoli», ma «stiamo diventando sempre più bravi e precisi nelle cure». Il vero passo in avanti fatto di recente dalla scienza nella lotta al cancro riguarda i tumori in fase avanzata. Un tempo si riuscivano a curare adeguatamente «solo quelli presi per tempo», aggiunge Burioni, ma ora «si fanno progressi anche con gli altri».
Il merito di questa spinta decisiva si deve innanzitutto ai grandi sforzi di ricerca, ma anche a quella che Burioni chiama «una convergenza di saperi che collaborano», ovvero l’intreccio tra biologia molecolare, diagnostica e pure l’intelligenza artificiale.
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