Tumore cardiaco, cos'è il cancro che ha colpito Flavio Briatore: caratteristiche e cure

Caratterizzato dalla comparsa di cellule neoplastiche a livello delle strutture del cuore, questo tipo di tumore è tra i più rari

Tumore cardiaco, cos'è il cancro che ha colpito Flavio Briatore: caratteristiche e cure
Tumore cardiaco, cos'è il cancro che ha colpito Flavio Briatore: caratteristiche e cure
Giovedì 28 Marzo 2024, 18:27 - Ultimo agg. 18:49
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Tumore cardiaco, questo il cancro di Flavio Briatore. Scoperta a seguito di un controllo di routine, la patologia dell'imprenditore è tra le più rare, al punto da rappresentare lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo. 

Briatore operato al cuore per un tumore cardiaco benigno, l'imprenditore sui social: «Intervento riuscito»

Tumore cardiaco, cos'è

I tumori cardiaci sono caratterizzati dalla comparsa di cellule neoplastiche a livello delle strutture del cuore. Divisi in primitivi (nati cioè da una trasformazione delle cellule cardiache) e metastatici (comparsi come conseguenza all'insorgenza di tumori in altre sedi), sono tumori molto rari con poche casistiche cliniche o autoptiche, addirittura nell'ordine dello 0.5 per 1.000. Come tutti i tumori, possono essere benigni e maligni, con i primi decisamente più frequenti.

I tumori cardiaci primitivi benigni sono rappresentati prevalentemente dal mixoma (più del 50%). È più frequente nelle donne che negli uomini e si sviluppa prevalentemente nell’atrio di sinistra. Può essere di varie dimensioni e avere due forme anatomiche principali: a peduncolo, mobile all’interno della cavità cardiaca e per questo complesso nella gestione, o sessile, adeso alle pareti cardiache.

Tra i tumori cardiaci primitivi meno frequenti, poi, ci sono il fibroelastoma papillare, di origine fibrosa (nasce in corrispondenza delle valvole cardiache e la complicanza peggiore è l’embolia); il rabdomioma, riscontrato maggiormente in età infantile, che abitualmente regredisce con l’età, il fibroma, emangioma, che in genere si scopre per caso; paraganglioma, di cui è singolare il riscontro a livello del cuore; lipomi e cisti pericardiche che, pur non essendolo, simulano un tumore.

Per quanto riguarda i tumori cardiaci primitivi maligni, tra i più frequenti troviamo il sarcoma, spesso angiosarcoma, che si sviluppa solitamente nell'atrio destro e può dare problemi sulla valvola tricuspide o sul ventricolo destro. Il sarcoma può dare metastasi - solitamente polmonari - o estendersi al pericardio. Tra le altre forme, anche il leiosarcoma, liposarcoma, rabdomiosarcoma e istocitioma. Il mesotelioma e il linfoma cardiaco, associato spesso a sindromi immunodepressive, sono invece forme più rare.

I sintomi

Spesso confondibili con altre patologie cardiache, i sintomi di questi tipi di tumore non sono facilmente interpretabili. Tra i più comuni troviamo sintomi sistemici, quali febbre, sonnolenza, stanchezza, dimagrimento, embolie e pericarditi; sintomi valvolari o di scompenso (per i tumori cavitari); sintomi da infiltrazione o compressione della via di conduzione come aritmie, blocchi di conduzione (se il tumore passa vicino alla fascia di conduzione cardiaca) e tachicardie e sintomi variabili con la postura tipico dei tumori peduncolati. Molti di questi tumori cardiaci, però, sono completamente asintomatici, al punto che fibroelastomi e rabdomiomi la maggiorparte delle volte sono scoperti per caso.

Cause e diagnosi

Le cause dell’insorgenza dei tumori cardiaci primitivi sono al momento sconosciute, ad eccezione delle forme a carattere di familiarità e nei metastatici, dovuti ad infiltrazioni di tumori pregressi. Per la diagnosi, i medici si avvalgono soprattutto di tac cardiache, ecocardiografie colordoppler e risonanze magnetiche cardiache.

Le cure

Per curare i tumori cardiaci primitivi benigni è necessario asportare il tessuto neoplastico, qualora non siano coinvolte parti inoperabili. L’asportazione completa del tumore deve però prevedere l’eliminazione della base d’impianto, ovvero il punto in cui il tumore si innesta nel tessuto cardiaco. 

L'intervento di Briatore

Il tumore benigno al cuore che ha colpito Flavio Briatore, operato all'ospedale San Raffaele di Milano, è una patologia rara (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo), spesso individuata per caso. Il manager è stato operato il 19 marzo da Francesco Maisano, cardiochirurgo del San Raffaele. Si è trattato di un intervento mini-invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea. Una caratteristica tipica dei tumori benigni è che possono crescere, ma non invadere i tessuti circostanti e gli altri organi. I tumori maligni, invece, hanno esattamente questa capacità. Inoltre, queste cellule tumorali possono diffondersi in altre regioni del corpo e formare metastasi. «Tra le forme benigne - spiegano gli specialisti del Centro cardiologico Monzino di Milano sul sito dell'Irccs - il mixoma è il più diffuso e rappresenta da solo più della metà dei tumori benigni che possono colpire il muscolo cardiaco. Localizzata in genere nell'atrio sinistro del cuore, la massa tumorale non è destinata a generare metastasi. La presenza del mixoma può manifestarsi con affanno, vertigini, sincopi o improvvise alterazioni dello stato di coscienza, ma molto più spesso il mixoma è asintomatico. Capita così, non di rado, di scoprirlo in maniera occasionale durante una visita medica sportiva o effettuata dal medico del lavoro. In ogni caso, una volta fatta la diagnosi, la soluzione terapeutica è unica e corrisponde all'asportazione chirurgica della massa tumorale».

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