Mieloma, arriva il killer seriale
delle cellule tumorali

Mieloma, arriva il killer seriale delle cellule tumorali
Venerdì 3 Marzo 2017, 09:07
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Si chiama Daratumumab ed è il primo di una nuova classe di anticorpi monoclonali che per la prima volta, grazie ad un meccanismo d’azione completamente nuovo, può sia stimolare il sistema immunitario che attaccare direttamente le cellule tumoralidel mieloma multiplo. È anche il primo e unico anticorpo monoclonale per il mieloma ad aver dimostrato di essere efficace anche in monoterapia. Gli studi ad oggi effettuati sui pazienti più difficili da trattare, perché refrattari e quindi non più responsivi alle terapie disponibili, hanno mostrato risultati di efficacia mai raggiunti prima in termini di sopravvivenza libera da progressione di malattia e di risposta generale alla terapia.


“Sono i pazienti con mieloma multiplo più complessi da trattare, perché divenuti resistenti a tutte le classi di nuovi farmaci disponibili sino a questo momento, e con un'attesa di vita di pochi mesi – commenta Michele Cavo, professore ordinario di ematologia all’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica "Seràgnoli" dell’Università di Bologna –. Nonostante queste premesse daratumumab in monoterapia ha prolungato la sopravvivenza di questi pazienti di 3 o 4 volte”. Daratumumab, in fase di approvazione in Italia, rappresenta un giro di boa nel miglioramento della terapia per il mieloma multiplo, delineando un nuovo paradigma di cura per i pazienti affetti da questa forma di tumore del sangue.


“Gli anticorpi monoclonali hanno il potenziale per cambiare radicalmente la strategia terapeutica del mieloma multiplo –spiega Mario Boccadoro, professore ordinario al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Unità Operativa di Ematologia, Università di Torino –. Daratumumab può essere aggiunto alle terapie in corso e ha consentito di ottenere ottimi risultati anche nei pazienti più complessi; in combinazione, in soggetti alla seconda o terza ricaduta ha consentito di ridurre la mortalità fino al 60 per cento. Ora sono in corso studi per utilizzarlo già alla diagnosi e si aprono nuovi orizzonti per cui in futuro potremmo essere in grado di cronicizzare il mieloma multiplo”.


Daratumumab è il primo della classe di anticorpi monoclonali chiamati anti CD-38, in grado di unire all’attività immunitaria un’azione diretta che porta a morte le cellule tumorali. Un vero e proprio “serial killer” per le cellule malate. “Questo straordinario lavoro di studio e di ricerca – aggiunge Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia – premia l’impegno e la costanza della nostra azienda a favore dei malati e della loro qualità di vita. Il nostro ‘killer seriale’, infatti, è un killer buono, uccide si, ma solo le cellule cattive, e consente ai pazienti un aumento di aspettativa e qualità di vita, impensabile fino a ieri. Alza il velo, infine, su una cura che ha potenzialità incredibili. Questo è un primo tassello inserito in un mosaico grandissimo, e lascia aperte molte altre strade da studiare e sviluppare”.

IL MIELOMA MULTIPLO

Il mieloma multiplo è una malattia del midollo osseo di fatto incurabile ad oggi. La terapia tradizionalmente si è basata sui classici chemioterapici mentre negli ultimi 10 anni la ricerca ha portato a significativi progressi scientifici; una fase successiva di sviluppo si è aperta negli ultimi anni, periodo in cui la ricerca si è mossa nel campo delle classi degli anticorpi monoclonali migliorando ulteriormente sia l’efficacia che la sicurezza delle terapie per il mieloma multiplo. Spiega il Prof.Mario Boccadoro: “Da quando la ricerca si muove nel campo degli anticorpi monoclonali, si sta inaugurando per il mieloma una fase completamente nuova e si aprono prospettive estremamente interessanti anche per i pazienti che in precedenza hanno ricevuto numerose linee di trattamento. Gli anticorpi monoclonali possono migliorare il controllo e la remissione della malattia e la sopravvivenza”.

LA MOLECOLA

Daratumumab è la prima terapia biologica diretta conto il CD-38, proteina espressa dalle cellule del mieloma multiplo ad ogni stadio della malattia.
Daratumumab porta a morte rapidamente le cellule tumorali attraverso l’apoptosi (inducendo morte cellulare programmata) e attraverso molteplici meccanismi d’azione immunomediati. Il CD-38 ha il duplice ruolo di recettore e di enzima presente all’esterno delle cellule, ed è coinvolto nei meccanismi chiave della crescita e della segnalazione cellulare. È presente in grande quantità sulle cellule di MM, ma un aspetto importante è che non è espresso in modo sostanziale dalle cellule staminali del sangue, che sono vitali per il ripristino a lungo termine del midollo osseo dei pazienti ammalati di mieloma. Il funzionamento in vivo della molecola, che rappresenta il bersaglio ideale per la patologia, è stata messo in luce proprio da un ricercatore italiano dell’Università di Torino, il prof.Fabio Malavasi. 
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