In Italia ogni abitante dispone in città di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti, sulla base di dati Istat nel corso dell'incontro «Il vivaismo italiano post covid-19». Una situazione preoccupante per i grandi centri urbani dove il verde, che deve ammortizzare gli effetti negativi dell'inquinamento, oscilla sui 15,2 metri quadrati per abitante di Messina ai 17,1 a Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari. Con l'inquinamento dell'aria, prima emergenza ambientale dal 47% degli italiani secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, occorre intervenire ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori.
L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia- smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria.
Un'opportunità per le pubbliche amministrazioni con il verde urbano considerato a tutti gli effetti un elemento di benessere, salute, sostenibilità, richiamo ambientalista e strumento anti stress per migliorare la qualità della vita dei cittadini. La Coldiretti ricorda il progetto per il Recovery Plan «Bosco vivo e foreste urbane» insieme a Federforeste, con il quale è possibile piantare in Italia 50 milioni di alberi nei prossimi 5 anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane.