Rudy Guede, la nuova vita a Viterbo dopo Meredith: fidanzato e cameriere in un ristorante. «Quella notte cercai di salvarla»

Domenica 11 Giugno 2023, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 11:04 | 1 Minuto di Lettura

L'amico suicida in carcere

Tredici anni di carcere, tra Perugia e Viterbo, lo hanno trasformato, racconta al settimanale 7 del Corriere della Sera. In carcere si è diplomato, poi laureato. Tredici anni di sofferenza e risalita. Sul corpo porta ancora i segni. Sull'avambraccio sinistro c'è una cicatrice. «Nei primi giorni di galera in Germania mi hanno tenuto isolato per tre giorni in una cella da solo, quando mi hanno fatto uscire ho chiesto una lametta da barba e mi sono tagliato, caddi per terra, venni soccorso». Dalla Germania, dove si era rifugiato dopo la morte di Meredith, viene trasferito in Italia. «Il momento più brutto è stato quando il mio compagno Roberto si è tolto la vita. Stavo rientrando in cella, ho aperto lo spioncino e ho visto che i suoi piedi penzolavano, si era impiccato con il mio scaldacollo, ho rivisto di nuovo la morte da vicino».

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