Il rientro
Il giovane egiziano poche ore dopo il rientro in comunità era seduto davanti al magistrato e ai carabinieri. «Quando ha parlato con i nostri operatori, tra cui mediatori culturali e psicologi aggiunge Pennisi è stato chiaro che fosse necessario rivolgerci immediatamente alle forze dell'ordine. E così abbiamo fatto. Lui ha raccontato quello che è successo». Di più non aggiunge, per rispetto del lavoro della magistratura.