Le conseguenze
Questa sentenza «sancisce una volta in più che i dipendenti pubblici continuano a essere bistrattati e discriminati e che lo Stato va annoverato fra i peggiori datori di lavoro del Paese. Ora continueremo a seguire la vicenda auspicando che si risolva definitivamente, come sarebbe doveroso, per mano politica e via amministrativa, con la riscrittura del decreto ministeriale fedele alla delega di legge, e non ancora in un'aula di giustizia», conclude De Fazio.