La caprese Serena Schettino firma la migliore collezione del Polimoda di Firenze

La caprese Serena Schettino firma la migliore collezione del Polimoda di Firenze
di AnnaChiara Della Corte
Sabato 13 Marzo 2021, 13:43
3 Minuti di Lettura

L'anacaprese Serena Schettino vince il premio "migliore collezione" del Polimoda di Firenze. A trionfare sono le arricciature dei coprimaterassi, lo stile di un corredo antico, i ricami delle tovaglie, lenzuola e federe sapientemente riadattate per diventare dei raffinati capi di abbigliamento. 
In occasione della Milano Fashion Week, quest'anno in versione digital,  il prestigioso ateneo dedicato alla moda ha presentato le collezioni dei migliori studenti dell'ultimo anno di Fashion Design con "Human Poetics", un  film  che unisce  moda, arte e  natura. 

 


Serena si è aggiudicata il primo posto con  Twelve Pairs of Linen Sheets ( 12 paia di lenzuola di lino)  scelto da una giuria internazionale di esperti tra cui Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale Della Moda,  Sara Sozzani Maino, vicedirettore di Vogue Italia e Head di Vogue Talents, e Massimiliano Giornetti, Direttore di Polimoda.
Gli spazi della Galleria Romanelli, tra i più antichi studi di scultura in Europa, fanno da passerella alla creatività della giovane designer  creando un componimento poetico omaggio al rito della quotidianità.
Non più dolce vita, la moda "partorita" da una giovane caprese formatasi nei migliori istituti, si è evoluta e rigenerata dando vita a nuove suggestioni.
"L'imprinting inevitabilmente è quello dei ricordi di infanzia, e quindi la biancheria, il corredo di famiglia, le federe rifinite a mano", commenta Serena, figlia di una generazione di donne, "Le Farella"  legate a "doppio filo" con la tradizione sartoriale dell'isola." Ho pensato però a semplificare , dovevo farcela con quello che avevo e con le mie sole capacità, dato che ho iniziato a lavorare  in pieno lockdown, la scorsa primavera. I periodi difficili come quelli che stiamo viviamo ci spingono a trovare nuove soluzioni." 
Una collezione che guarda alla sostenibilità e all’upcycling, ovvero ad avvalorare i materiali: " Basti pensare che uno degli abiti l'ho ricavato da una tovaglia acquistata al mercato di Antignano, a Napoli." 
Twelve Pairs of Linen Sheets  esprime un bisogno personale della stilista , ma probabilmente anche collettivo,  di una maggiore tattilità , oggi venuta meno nel rispetto dei protocolli di sicurezza Covid-19,  a discapito di  una minore visualità.
La purezza del bianco, la voglia di dare nuova vita ai gesti quotidiani  fanno da leitmotiv ai cinque outfit della Schettino, ed in questo senso è esemplificativo che il pezzo cult della collezione è the pillowcase shirt , una federa che diventa camicia.
Ancora incredula per il riconoscimento, che le comporterà un esclusivo editoriale  su un magazine internazionale, oltre alla visibilità attraverso tutti i canali del Polimoda, la designer ha saputo trasformare un momento drammatico come quello della quarantena in un'opportunità di riscoperta di potenzialità creative nascoste. Un raggio di sole in un anno tempestoso, una grande soddisfazione per la giovane Serena che non ha perso la voglia di continuare ad imparare e mettersi alla prova con nuove sfide. 
 

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