I cento anni di Rosa Esposito, angelo custode del santuario di Massa Lubrense

I cento anni di Rosa Esposito, angelo custode del santuario di Massa Lubrense
di Ciriaco M. Viggiano
Mercoledì 20 Febbraio 2019, 18:55 - Ultimo agg. 19:04
2 Minuti di Lettura

Per tutti è l'angelo custode della Lobra, la donna che con la sua generosità ha contribuito alla salvaguardia di preziose testimonianze artistiche e spirituali conservate nel santuario che domina il borgo marinaro di Massa Lubrense. E ora entra a far parte del club dei centenari della cittadina costiera, tra i quali figura anche la sorella Maria Laura che di anni ne ha già compiuti 103. Rosa Esposito ha festeggiato oggi il suo primo secolo di vita: a celebrare la ricorrenza i familiari, ai quali si sono uniti il sindaco Lorenzo Balducelli, il presidente dell'Archeoclub lubrense Stefano Ruocco e padre Antonio Astarita, rettore del santuario di Marina della Lobra.

La storia di Rosa, nata il 20 febbraio 1919, è quella di tanti massesi costretti a trasferirsi negli Stati Uniti in cerca di fortuna. Nel caso della Esposito, però, la scelta fu determinata soprattutto da ragioni di cuore: nel 1938 sposò Luigi Amitrano, stiratore da tempo trasferitosi oltreoceano. In America Rosa mise a frutto l'arte del cucito tramandatale da mamma Caterina. E così la giovane massese cominciò ben presto a realizzare, rigorosamente a mano, gli abiti disegnati per lei da uno stilista. In breve tempo quei capi, nei quali si riconoscevano l'estro e l'eleganza tipici della penisola sorrentina, cominciarono a essere venduti nei più importanti atelier statunitensi.

Rientrata in Italia negli anni Novanta dopo la scomparsa del marito Luigi e del figlio Mattia, Rosa si ricongiunse ai familiari dedicandosi alla tutela del patrimonio artistico di Marina della Lobra. Il suo contributo è risultato decisivo, infatti, per il restauro delle statue di San Francesco e di San Pasquale Baylon, della tela raffigurante Sant'Antonio, delle effigi dell'Immacolata e dell'Assunta, del Cristo morto tradizionalmente portato in processione nonché del tabernacolo del santuario e degli affreschi del chiostro. Ecco perché il sindaco Balducelli e il presidente dell'Archeoclub lubrense Ruocco hanno voluto celebrare i cent'anni della Esposito donandole una pergamena e una targa sulla quale è impressa l'immagine della Madonna della Lobra: «Un doveroso omaggio - ha sottolineato il primo cittadino - a una donna che tanto ha fatto e continua a fare per la salvaguardia del patrimonio artistico e religioso locale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA