Al panel dei cittadini, ci vuole più parità di genere per un'Europa migliore

Al panel dei cittadini, ci vuole più parità di genere per un'Europa migliore
Al panel dei cittadini, ci vuole più parità di genere per un'Europa migliore
Sabato 13 Novembre 2021, 14:00 - Ultimo agg. 14 Novembre, 01:03
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BRUXELLES - I cittadini selezionati per partecipare alla Conferenza sul futuro dell'Europa tornano a lavorare sulle loro proposte per migliorare l'Ue. Dopo l'incontro con gli eurodeputati, avvenuto alla plenaria del 23 ottobre a Strasburgo, i 200 cittadini che compongono il secondo panel dedicato ai temi della democrazia europea e dei valori e dei diritti nell'Ue sono tornati a riunirsi questo fine settimana, questa volta in videoconferenza. "Vorrei più parità di genere per migliorare l'Europa in termini di produttività e di inclusività reale", è la richiesta di Valentina Balzani di Formigine in provincia di Modena, specialista di comunicazione ed editoria e una dei duecento cittadini estratti a far parte del secondo panel tematico.

"Per raggiungere questo obiettivo serve parità di salario obbligatoria, asili nido e primarie aperte quanto gli orari lavorativi, tariffe di frequenza in percentuale sul reddito, congedi parentali flessibili per entrambi i genitori all'80% dello stipendio e sostegno alle aziende che favoriscono il rientro al lavoro delle madri dopo la maternità", spiega Balzani a margine della videoconferenza in cui i cittadini lavorano sulle loro proposte.

L'esperienza di coinvolgere i cittadini in un esperimento di democrazia partecipativa è "un format decisamente adatto a continuare anche in futuro", ha spiegato l'emiliana, mettendo tuttavia in guardia sul fatto che "a causa del 'digital divide' i documenti e i sistemi partecipativi devono essere concepiti per essere accessibili per tutti, alcuni dei cittadini coinvolti si trovano infatti a dover affrontare maggiori difficoltà di altri".

 

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