Alessandro Siani, Tramite amicizia: «Chi affitta un amico non trova un tesoro»

Presentazione show con i calciatori del Napoli: «Questo è il tempo della riflessione e sono partito dall'amicizia perché quando siamo in difficoltà, la prima cosa che ci viene in mente è quella di chiamare un amico»

Alessandro Siani con Matilde Gioli
Alessandro Siani con Matilde Gioli
di Alessandra Farro
Martedì 14 Febbraio 2023, 12:03
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Un vero amico deve essere leale, generoso, complice e sincero, anche quando è in affitto. «Tramite amicizia» è l'ultimo film diretto e interpretato da Alessandro Siani, insieme con Max Tortora, Matilde Gioli e Maria Di Biase, prodotto da Italian International Film con Rai Cinema, ma questa volta il mattatore napoletano non punta sulla favola come in «Il principe abusivo», ma su una storia realistica, in anteprima ieri sera al The Space alla presenza del cast (e di ospiti come Osimhen, Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Simeone, Raspadori, Gollini, in rappresentanza del Napoli calcio) e da oggi in oltre 500 sale.

Lorenzo (Siani) ha un'agenzia che permette di affittare un amico a tempo, attività che ha sorprendentemente un grande successo: dalla ragazza lasciata dal fidanzato che cerca una spalla su cui piangere all'aspirante suicida che assolda un figurante perché sistematicamente lo supplichi a non buttarsi giù dal palazzo, tutti hanno bisogno di un amico che sia presente per loro nel momento del bisogno. «A Tokyo c'è davvero un business che ruota intorno agli amici a noleggio», spiega il regista. «Esiste un numero enorme di persone che si sentono sole e pagano qualcuno per fingere che sia un caro con cui amano passare il proprio tempo. Quando l'ho scoperto sono rimasto scioccato. Da anni avevo in mente di basare un film su questa realtà e dopo il Covid ho sentito l'esigenza di lavorarci per davvero. Durante la pandemia si diceva: “Ne usciremo migliori”, io non credo che sia andata esattamente in questo modo per tutti e ad oggi ci sono richieste disperate in rete, c'è chi chiede addirittura: “Perché non ho amici?” Nella storia mi pagano e divento un buon amico, ma nella vita non è così semplice e volevo portare gli spettatori a riflettere proprio su questo».

Gli affari di Lorenzo sono in pericolo, quando i suoi familiari rischiano di perdere il lavoro in una fabbrica di dolci, insieme a un centinaio di altri operai, perché il proprietario, Alberto Dessè (Tortora), un uomo profondamente solo, vuole cedere l'attività di famiglia. «Il tema dell'amicizia non è semplice da trattare e in questo film viene toccato con eleganza sia nella scrittura che nella resa», commenta Tortora. «Quando l'ho visto la prima volta sono stato contento, ho pensato che nel prodotto finale siamo riusciti a raccontare anche altre tematiche delicate che ruotano intorno all'amicizia, un'operazione non facile a cui ci siamo dedicati col cuore». 

Così, Lorenzo decide di diventare amico dell'imprenditore per convincerlo a cambiare idea, un'operazione apparentemente semplice per un amico di professione. «Un altro grande tema presente nel film è il lavoro», continua Siani. «Dopo aver prestato la voce al documentario “Via Argine 310” di Gianfranco Pannone sulla protesta degli operai della Whirpool, mi è venuto spontaneo pensare a un racconto che facesse venire fuori anche il rapporto di amicizia che lega i lavoratori in un'azienda: soltanto attraverso la loro coesione in un momento tragico possono riuscire a ottenere dei risultati, come è successo agli operai, che ci hanno creduto fino in fondo e non si sono arresi». A fare da spalla a Lorenzo nella sua missione ci sono la cugina Filomena (Di Biase) e una ragazza che vive per strada, Maya (Gioli), che non ha nessun legame a parte quello con se stessa. «Alessandro ha pensato al mio personaggio con attenzione e delicatezza, di solito i personaggi femminili sono soltanto di contorno, mentre lui ha cucito Maya partendo da me», racconta Gioli. «Ha uno sguardo attento ai dettagli che altri non hanno. Il film è stato fatto con amore e spero che questo si percepisca, perché noi abbiamo lavorato sul set con il cuore pieno». Molti i camei, dal debutto della influencer partenopea Valeria Angione, classe 1995. alla webstar Claudio Colica, da Francesco Albanese a Pippo Santonastaso, il regista ha voluto concedere spazio ai giovani e ai suoi colleghi affezionati. «Non è più il tempo delle favole, la gente sta vivendo anni complessi», rimarca Siani. «Dal Principe abusivo con Christian De Sica sono passati 10 anni e mi sembra che le cose siano parecchio peggiorate da allora: una pandemia, una guerra e la crisi economica, le persone hanno difficoltà a pagare le bollette, i giovani non trovano lavoro, alcuni cinquantenni lo perdono e altri non l'hanno ancora trovato. Questo è il tempo della riflessione e sono partito dall'amicizia perché quando siamo in difficoltà, la prima cosa che ci viene in mente è quella di chiamare un amico». 

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Ma la crisi del cinema? «Non abbiamo l'ansia da prestazione, sappiamo il momento qual è, al cinema ormai vanno il 50% in meno di spettatori. Siamo felici, però, di poter celebrare il nostro lavoro nella sacralità della sala ma qualsiasi traguardo raggiungeremo sarà un miracolo. Il 14 febbraio è una data simbolica sia per l'amicizia che per l'amore e speriamo che questo aiuti il percorso del film. Puntiamo su quel 50% che va ancora in sala, augurandoci che trovi il film bello e che magari susciti anche qualche riflessione», conclude Siani. 

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