Italy On Screen Today torna a New York e porta il film candidato dall’italia agli Oscar: Nostalgia

Italy On Screen Today torna a New York e porta il film candidato dall’italia agli Oscar: Nostalgia
Giovedì 10 Novembre 2022, 00:01 - Ultimo agg. 00:03
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Parte con il film candidato dall’Italia agli Oscar 2023, la settima edizione di Italy On Screen Today New York. Film&Tv Series Fest il festival ideato e diretto da Loredana Commonara per l’associazione Artistic Soul. Nel cuore di Manhattan, in una sala esclusiva, la rassegna cinematografica che porta ogni anno il meglio del cinema e delle serie tv contemporanee italiane, ha aperto il suo sipario con la US Premiere – ossia l’anteprima assoluta – del film scelto dall’Italia per gareggiare nella notte delle statuette d’oro nella categoria di miglior film straniero: NOSTALGIA.

"Posso ritenermi fiera del risultato raggiunto da questa Anteprima di Italy on Screen Today New York. Film&Tv Series Fest. Lo sforzo lavorativo ha dato vita a un evento di rinascita molto speciale, il primo di nuovo in totale presenza dopo due anni di pandemia. Aver presentato Nostalgia in anteprima americana, mi rende orgogliosa. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Mario Martone e ad Ippolita Di Majo per la loro presenza che ha contribuito ad arricchire e rendere unico l’evento”, spiega con entusiasmo il direttore del Festival, Loredana Commonara.

Anticipando di circa un mese la sua 7° edizione che difatti si concluderà a dicembre con un ventaglio di film di grande successo, la rassegna cinematografica ormai nota a New York ha aperto il sipario questa volta con la grandezza del maestro Mario Martone, ospite d’eccezione per questa US premiere insieme alla sceneggiatrice Ippolita Di Majo e il produttore Luciano Stella. Nell’esclusiva sala del Bryant Park Hotel, nel cuore elegante di Manhattan, il regista napoletano ha risposto, insieme ad Ippolita di Majo, a un Q&A moderato dallo scrittore internazionale e professore Antonio Monda. “Un film che parla di sentimenti umani: sofferenza, arrendevolezza, nostalgia in cui l’eroe non è il classico eroe al quale siamo abituati ma un personaggio atipico.

Il suo procedere nella città è una sorta di viaggio, un labirinto in cui si possono assorbire luoghi, suoni, odori” ha dichiarato il regista davanti a una platea a dir poco speciale. Tra le istituzioni presenti e un pubblico selezionato, a vedere per la prima volta il film fresco di nomina per gli Oscar 2023, proprio i membri dell’Academy Awards i quali solo il 21 dicembre prossimo faranno sapere se il film entrera’ nella short list dei 15 film e il 24 gennaio se arrivera’ alla selezione finale dei 5 nominati per gareggiare nella categoria International Feature Film Award. “È stato davvero un onore avere la presenza dei membri dell’Academy all’apertura del mio Festival con la premiere americana di Nostalgia. Devo dire che quando ho visto il film per la prima volta a Cannes ho detto subito che sarebbe stato scelto per gareggiare agli Oscar”, ha sottolineato la Commonara.

Tante le domande in sala, tra un pubblico palesemente commosso alla fine della proiezione; tantissime le domande durante la conferenza stampa avvenuta in mattinata nella sala del Consolato Generale d’Italia a New York in cui Martone ha spiegato come il viaggio in uno dei quartieri più poveri di Napoli, Sanità, diventi metafora di “un’Italia del futuro dove gli immigrati vivono fianco a fianco con i napoletani”. “È un film neorealista con attori non attori, attorno a un cast straordinario - Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, ndr. - guidato da Pierfrancesco Favino. Un film tragico che ha la capacità di parlare al mondo”, ha spiegato il regista che ha ricevuto dal Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele il premio Wind of Europe International Award un premio conferito agli artisti che meglio rappresentano la cultura europea nel mondo e che, negli anni passati, è stato assegnato a nomi di spicco come Pierfrancesco Favino, Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Stefania Sandrelli, Wim Wenders, Julie Taymor, Sergio Castellitto, Gabriele Muccino, Valeria Golino, Paola Cortellesi, Emir Kustrica ai premi Oscar come James Ivory, Vittorio Storaro, Bob Moresco e Louis Psihoyos, agli scrittori e sceneggiatori Andrè Aciman, Francesco Piccolo e Giancarlo De Cataldo solo per citarne alcuni.

Grazie al contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Cinema ed Audiovisivo, con il supporto del Consolato italiano a New York, dell’Istituto di Cultura di New York e in collaborazione con Breaking Glass Pictures, Medusa Film, Picomedia, Mad Entertainment, Rosebud Entertainment Pictures, StrategicA Communication il festival della direttrice artistica Commonara è stato il primo oltreoceano a presentare l’ultimo capolavoro del maestro Mario Martone, il film che parla di uno dei sentimenti umani più sfuggevoli come la nostalgia.

I RICONOSCIMENTI AL FILM

Nostalgia ha partecipato in Concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes, riscuotendo molto successo tra il pubblico e la critica. Ha poi ottenuto cinque Nastri d’Argento per la Miglior Regia a Mario Martone, il Migliore Attore Protagonista a Pierfrancesco Favino, la Migliore Sceneggiatura a Mario Martone e a Ippolita Di Majo e per il Migliore Attore non Protagonista a Francesco Di Leva e a Tommaso Ragno.

NOTE DI REGIA

“Ciò che si racconta in questo film nasce dalla cronaca ma io volevo andare altrove, verso un sentimento misterioso da cercare durante le riprese. Mi affascinava l’idea di fare un film non in una città ma in un quartiere, come se si trattasse di una scacchiera, e così in Nostalgia non appaiono strade, case o persone che non siano del Rione Sanità, un’enclave di Napoli distante dal mare. Tutto viene inghiottito dal quartiere, gli anni così distanti di cui si racconta, il Medioriente dove era finito il protagonista, i sogni, le sfide, le colpe. Ho invitato gli attori e la troupe a immergersi nel quartiere come se fosse un labirinto e a non temere di perdersi. Macchina da presa in spalla, abbiamo cominciato a percorrere le strade come se si trattasse di cinema del reale. Incontro dopo incontro, vita dopo vita, storia dopo storia, abbiamo finito per girare l’ultima scena chiedendoci quale ne era il senso, e non l’abbiamo più trovato. Forse non c’era, forse non c’è. C’è il labirinto, e c’è la nostalgia, che sono il destino di tanti, forse di tutti”.

SINOSSI

Felice Lasco torna a Napoli dopo aver vissuto molti anni in Egitto per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua. L’uomo sembra rapito da una strana malía e irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia con il quale condivide un segreto. Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia

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