«Natale in casa Cupiello» cartoon ma senza parole

Il nuovo film d'animazione di Giacomo Carruolo e Antonio Palladino, napoletani e under 30

«Natale in casa Cupiello» cartoon ma senza parole
«Natale in casa Cupiello» cartoon ma senza parole
di Giovanni Chianelli
Sabato 24 Dicembre 2022, 12:00
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Immaginate di assistere in due minuti a uno spettacolo che in origine dura oltre due ore; e che il lavoro, un grande classico, sia fatto di disegni animati e versi al posto delle parole. È il «Natale in casa Cupiello» della CrocoPie studio, il duo di autori di film d'animazione formato da Giacomo Carruolo e Antonio Palladino, napoletani e under 30.

E così Lucariello, Concetta, Tommasino e gli altri diventano cartoni, in una stilizzazione comica e piuttosto fedele, con la restituzione animata degli interni di casa Cupiello e degli oggetti feticcio del capolavoro eduardiano, dal presepe al letto da cui Nennillo invoca «'a zuppa e latte».

Qualche libertà gli autori se la prendono nell'esasperazione di certi tratti più nascosti o che non appaiono nella messinscena originale: il capitone che viene citato nel secondo atto e crea trambusto in cucina, per lo spavento di Luca che pensa a un malore della moglie, diventa una sorta di drago pronto a ghermire i componenti della famiglia. «La sfida più grande è stata quella di rimanere fedeli senza però risultare troppo piatti. Siamo partiti quindi con la rielaborazione degli ambienti per realizzare una sorta di set teatrale con il software Blender, in modo da far muovere i personaggi liberamente, inserendo qualche easter egg» che tecnicamente è una firma personale immessa in un prodotto per iniziativa di uno sviluppatore, molto diffusa nel mondo dei videogiochi. 

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L'idea più innovativa è quella di ridurre le battute del testo a puro suono, liberato dalla parola, come già sperimentato da Jan Svankmajer nel suo «Alice» del 1988, che però era un film. «Nel periodo natalizio, come molti napoletani, abbiamo l'abitudine di guardare la commedia di De Filippo quasi religiosamente», spiegano: perciò «Natale in Casa Cupiello» é diventato parte del loro linguaggio e hanno preso ad assimilare i dialoghi al punto di riuscire a riassumere intere citazioni attraverso versi, suoni e onomatopee. «Sentire l'evoluzione delle voci dei personaggi é stato un grande spunto per la scrittura delle idee». E non si fermano qui: è in progetto, infatti, la realizzazione di altre opere di De Filippo. 

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