Immaginate di assistere in due minuti a uno spettacolo che in origine dura oltre due ore; e che il lavoro, un grande classico, sia fatto di disegni animati e versi al posto delle parole. È il «Natale in casa Cupiello» della CrocoPie studio, il duo di autori di film d'animazione formato da Giacomo Carruolo e Antonio Palladino, napoletani e under 30.
E così Lucariello, Concetta, Tommasino e gli altri diventano cartoni, in una stilizzazione comica e piuttosto fedele, con la restituzione animata degli interni di casa Cupiello e degli oggetti feticcio del capolavoro eduardiano, dal presepe al letto da cui Nennillo invoca «'a zuppa e latte».
L'idea più innovativa è quella di ridurre le battute del testo a puro suono, liberato dalla parola, come già sperimentato da Jan Svankmajer nel suo «Alice» del 1988, che però era un film. «Nel periodo natalizio, come molti napoletani, abbiamo l'abitudine di guardare la commedia di De Filippo quasi religiosamente», spiegano: perciò «Natale in Casa Cupiello» é diventato parte del loro linguaggio e hanno preso ad assimilare i dialoghi al punto di riuscire a riassumere intere citazioni attraverso versi, suoni e onomatopee. «Sentire l'evoluzione delle voci dei personaggi é stato un grande spunto per la scrittura delle idee». E non si fermano qui: è in progetto, infatti, la realizzazione di altre opere di De Filippo.