Sanremo 2023: Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri super ospiti: «Finalmente insieme una festa a Sanremo»

«A Sanremo insieme con Massimo e Gianni: è un sogno che si avvera», conferma Al Bano

Amadeus
Amadeus
di Federico Vacalebre
Lunedì 9 Gennaio 2023, 07:00
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Amadeus, nel rinnovare il Festival svecchiando le proposte in gara, è sempre stato attento a mediare attraverso gli ospiti (e stavolta non si parla di Fiorello e Zalone) l'attenzione al pubblico più adulto, se non anziano, allo zoccolo duro (e meridionale) di Raiuno, vero tesoretto di audience della terra dei cachi. Nel 2000 aveva puntato sulla reunion dei Ricchi e Poveri e di Romina e Al Bano. Nel 2021 aveva invitato Loredana Bertè, Gigliola Cinquetti, Marcella Bella, Umberto Tozzi, Ornella Vanoni. L'anno scorso aveva riportato in gara Gianni Morandi, secondo classificato, e Massimo Ranieri, premio della critica. Per il suo quarto Sanremo ha messo a segno un colpaccio, annunciato come ormai da liturgia al Tg1 (delle 13.30).

«Non avrò superospiti italiani quest'anno, se non quelli che hanno compiuto i 70 anni di età», aveva detto presentando il cast in gara, e sembra intenzionato a mantenere la parola, mettendo in pista nella seconda serata, quella dell'8 febbraio, Al Bano (80 anni il 20 maggio), il coconduttore Gianni Morandi (78 anni da poco compiuti) e Massimo Ranieri (72 anni il 3 maggio). «Il guaio», ha scherzato in diretta, «è che ho detto a tutti e tre che saranno unici superospiti della seconda serata e alla fine saranno tutti e tre insieme per la prima volta sul palco dell'Ariston con i loro successi. È un grande evento, mai accaduto prima.

Così abbiamo rimediato ad un mio piccolo errore con una cosa che non si è mai vista prima», ha concluso.

L'amarcord, come il record d'ascolto e la standing ovation multipla, è garantito, i tre potrebbero prendersi - e sarà difficile fermarli - anche tutta la serata solo condividendo hit, ricordi e omaggi agli amici scomparsi. Il progetto è antico, in principio fu l'idea del trio Ranieri-Carrisi-Reitano, Mino pensava addirittura alla gara all'Ariston, aveva trovato anche il nome dell'allegra combriccola veteromelodica: «Ci faremo chiamare i Tre Terroni», diceva nel 2000, con il cantattore napoletano che ribadiva al volo: «L'idea è quella di dare vita a uno show dei tre tenori della musica leggera, dei tre campioni di una melodia che è entrata a pieno diritto nel Duemila. Prima o poi lo faremo, è un progetto che entusiasma chiunque ne senta parlare, che andrebbe bene dal vivo, in tv, su disco. Per ora, comunque, sia Al Bano che io siamo presissimi da tante, troppe cose. Dobbiamo però imporci di trovare tempo per programmare questo show, non deve diventare un'altra occasione mancata».

Occasione mancata fu, Reitano scomparve il 27 gennaio 2009 senza che se ne facesse niente, ma nel frattempo l'idea aveva preso un'altra piega e già da tempo si era iniziato a parlare di un altro supertrio, con Morandi: «C'era un tour pronto con molte richieste di concerti, ma fu Gianni a tirarsi indietro perché sosteneva che le voci di Ranieri e la mia lo avrebbero schiacciato», ricordava Al Bano nei giorni dello scorso Festival, «ma protagoniste non saranno le nostre voci, quanto le nostre storie con oltre 50 anni di musica, le nostre canzoni. Siamo vivi, vegeti e abbiamo successo. Due del Sud, uno del Nord, siamo il trionfo del proletariato. Speriamo che Gianni ci ripensi e che si unisca a me e Massimo». 

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Amadeus li ha convinti ad officiare il rito, probabilmente soltanto il primo - dopo potrebbe venire un tour, uno show televisivo, qualsiasi cosa - sul palco di Sanremo. «Finalmente ci riusciamo. Sono vent'anni che l'amico Al Bano ha questo progetto in testa. Lui è una capa tosta e alla fine ci è riuscito», ha dichiarato ieri Ranieri raggiunto al telefono da Mara Venier durante «Domenica in».

«A Sanremo insieme con Massimo e Gianni: è un sogno che si avvera», conferma l'uomo di «Felicità»: «La cosa bella è il grande rispetto che c'è sempre stato tra di noi. Anche se la vita ci ha portati ad essere rivali, come a Sanremo o a Canzonissima, siamo sempre rimasti ottimi amici, e nella vita l'amicizia è la cosa più bella che esista. Con Gianni ho duettato, con Massimo pure, e loro due pure si sono incontrati, anche in tv. Ma noi tre insieme mai: per sempre giovani, viene da dire. Dobbiamo ancora vederci e decidere cosa fare: deve essere una cosa bella, evocativa, propositiva. Dobbiamo dare il massimo». Magari per poi partire in tour? «Era un mio vecchio sogno anche quello, ma ognuno di noi ha sempre avuto tanti impegni. Se da Sanremo nascerà la voglia di stare insieme in concerto, perché no? Io, intanto mi preparo a fare quattro volte vent'anni. Quando stai in perfetta salute, hai tanti impegni uno più bello dell'altro, sei animato dalla voglia di fare tante cose... che vuoi di più?», conclude il Carrisi, pronto al supertrio. 

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