Stefano De Martino: dal vivo come in tv per uno show-jazz

All'Augusteo lo spettacolo «Meglio stasera»

Stefano De Martino
Stefano De Martino
di Luciano Giannini
Sabato 22 Aprile 2023, 10:42 - Ultimo agg. 23 Aprile, 10:04
4 Minuti di Lettura

In una intervista a «Il Mattino» del gennaio 2021 dichiarò: «Sogno un one-man-show in cui cantare, ballare, raccontare storie, incontrare la gente. Prima o poi lo farò, ma non so quando». Oggi il sogno diventa realtà con «Meglio stasera», dove Stefano De Martino si racconterà, canterà, ballerà. Dopo una manciata di repliche in provincia per rodarlo, la prima nazionale dello spettacolo è in programma all'Augusteo da sabato 29 al 7 maggio (tranne il giorno 3 alle ore 18). Ma nella prossima settimana è previsto un secondo debutto del conduttore di Torre del Greco (dov'è nato) e Torre Annunziata (dov'è cresciuto), in pimpante ascesa perché ha tutto dalla propria parte: è attraente, simpatico, disinvolto, rampante senza eccessi e, appunto, sa presentare, cantare, ballare: il suo «Bar Stella» tornerà su Raidue da martedì in seconda serata (tra le 23.15 e le 23.40) per 15 nuovi appuntamenti, fino al 24 maggio.

Cominciamo proprio dalla tv. Il programma evoca, da un lato, il vero Bar Stella che il nonno di Stefano aveva a Torre Annunziata: «Sono nato là.

I miei primi ricordi vanno alla sala da biliardo, ai tavoli dove si giocava a carte, alle chiacchiere del nonno con i clienti»; e, dall'altro, evoca i rivoluzionari format di Arbore, come «Indietro tutta» e «Quelli della notte»: «Ho avuto anche il buon viatico di Renzo. Gli telefonai per avvisarlo e chiedergli consigli».

E lui?
«Mi disse: "Va' dove ti porta il cuore, c'è ancora tanto da scoprire in quel genere di trasmissioni"».

Le novità di questa terza serie?
«Qualche personaggio va via, qualche altro entra. Stavolta non ci sarà più un tema, ma la possibile risposta a una domanda, a un dilemma; in realtà ci serve il pretesto per innescare le chiacchiere da bar, tra risate, musica e l'esperto di turno, che è l'unico, come sempre, a parlare seriamente. Il bar è una entità autonoma, cangiante, democratica e interclassista, e noi ci adattiamo alla sua natura. Stavolta gli daremo ancora più libertà, in sintonia con la mia idea di televisione».

Quale?
«Una tv jazz».

New entry?
«Resta Herbert Ballerina, il barista Luciano. Vanno via Giovanni Esposito e Nathalie Guetta, ma entrano Ernesto Lama, nel ruolo di un attore, sai... di quelli saccenti, che rifiuta la "volgare tv", in realtà ne sa anche troppo; quindi, Massimo Bagnati, paroliere monologhista, nel ruolo dell'uomo di mondo».

Video

E al posto della Guetta?
«Una mia scoperta, Zio Savino, napoletano, pasticcere, un personaggio, dotato della follia giusta per sostituire Nathalie. Diventerà, penso, la nostra mascotte».

Ospiti della prima settimana?
«Martedì, il figlio di Iannacci, Paolo; mercoledì una cantante jazz in ascesa, Rochelle; giovedì, Enzo Avitabile, con i suoi aneddoti e ricordi, dall'incontro con James Brown alla telefonata di Mina, che gli ha chiesto "Don Salvato'" per il nuovo album».

E, ora, il suo «quasi one-man-show». Innanzitutto il titolo, «Meglio stasera».
«L'ho scelto mutuando quello di un brano composto da Henry Mancini per il film "La pantera rosa", cantato in italiano da Miranda Martino; ma, soprattutto per esaltare la sua discendenza dal teatro, dove uno spettacolo può migliorare sera dopo sera... una palestra fondamentale cui, penso, non potrò più rinunciare».

Perché «quasi one-man-show»?
«In scena non sarò solo. Avrò al fianco quattro ballerini e la Disperata Erotica Band, la stessa di "Bar Stella", col maestro Pino Perris». Che cosa ci aspetta? «I racconti tragicomici della mia vita. Tra l'uno e l'altro ballerò, chiamerò qualcuno del pubblico a giocare con me, e canterò».

Cosa?
«Dalla, Capossela, il De Gregori di "La leva calcistica della classe 68", per rievocare il fallimento delle mie velleità sportive... e, poi, pezzi da crooner, "L-o-v-e" di Nat King Cole, "Meglio stasera" nella versione di Bublé...».

Avventure «tragicomiche»?
«Ma sì, come l'incontro con Maria De Filippi, uno spartiacque nella mia storia; l'atmosfera dei provini, le ansie, il bestiario che si incontra e, soprattutto...».

Cosa?
«Il disagio di passare, tra sera e mattina, dal mercato della frutta al mondo alieno della tv».

© RIPRODUZIONE RISERVATA