Danny Quinn a Domenica In: «Avevo paura che mio padre mi abbandonasse. Poi ha smesso di parlarmi a causa di mia madre»

Ospite nel salotto di Mara Venier, l'attore e modello ha parlato del rapporto con il padre e della sua vita privata, lontana dai riflettori

Danny Quinn a Domenica In: «Avevo paura che mio padre mi abbandonasse. Poi ha smesso di parlarmi a causa di mia madre»
Danny Quinn a Domenica In: «Avevo paura che mio padre mi abbandonasse. Poi ha smesso di parlarmi a causa di mia madre»
Domenica 14 Gennaio 2024, 16:35 - Ultimo agg. 17:17
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Dalla vita lontana dai riflettori alla ricerca della spiritualità, passando per la moglie e il rapporto con il padreDanny Quinn si è raccontato in una lunga intervista su Rai 1. Ospite del salotto di Mara Venier, l'attore e modello è tornato in tv dopo una lunga assenza, ricordando il primo incontro con la conduttrice e parlando dei suoi numerosi fratelli.

Danny Quinn, dai dodici fratelli all'eredità persa del padre, passando per la moglie aristocratica: chi è l'attore ospite a Domenica In

L'intervista

Attore, scrittore, modello.

Danny Quinn è stato oggi negli studi di Rai 1, ospite del salotto di Mara Venier a Domenica In, per raccontarsi in una lunga intervista. Tornato dopo molti anni in tv, Danny Quinn ha ricordato il primo incontro con la conduttrice, avvenuto più di trent'anni fa: «Ci siamo conosciuti al ristorante "Antica Pesa". Mi sei apparsa come una visione», ha detto l'attore prima di parlare della sua vita privata, distaccata dal mondo dello spettacolo. «La mia vita è diventata molto più leggera, anche se tra mille difficoltà. A trent'anni ho iniziato un percorso di trasformazione. Un percorso talmente emotivo e bello che ha aperto le porte del cuore. Ho capito che tutti siamo divini. Siamo tutti uguali, tutte estensioni di Dio. Dobbiamo conoscere noi stessi. Non guardo tv, non leggo giornali: non mi servono per conoscere il vero me».

Spazio poi all'amore, con il racconto del matrimonio, «Mia moglie è una persona aperta, di cuore, spiritosa, buona. Ti assomiglia», e al ricordo del padre: «Leggendo il secondo libro di mio padre ho scoperto una parte di papà che conoscevo, ma che ho riscoperto. Non ne abbiamo mai parlato, ma ora ho capito molte cose. Tutto è perfetto così però». «Mio padre aveva una concezione del rapporto con i figli completamente diversa. Aveva un'idea romanticizzata del rapporto padre-figlio perché lui ha perso il suo a dieci anni. Ha avuto 15 o 17 figli, perché forse ne ha avuti anche in Messico. Voglio fare un documentario per ritrovarli. Quindici sono sicuri, due sono in forse. Noi figli eravamo uniti. O almeno, in tre lo eravamo. Poi uno è morto. Con gli altri non ci sentiamo più di tanto, ma hanno delle ferite profondissime per l'abbandono. Io anche ho avuto paura che mi abbandonasse».

Poi il dolore della madre, raccontato da Danny Quinn con molto dispiacere, e la lite con il padre, con il quale non ha parlato fino a poco prima della morte: «Tutto accade perché noi lo attiriamo. Nulla succede per caso. A livello materiale, fisico, umano mamma ha sofferto tanto. Io credo nell'amore. Ora sono convinto di questo, non come all'epoca del mio primo matrimonio. Io non farei mai quello che ha fatto mio padre. Io non devo colmare il mio senso di colpa con mia figlia, come invece faceva lui. Papà negli ultimi anni ha smesso di parlarmi perché avevo preso le parti di mia madre, la più debole. Mio padre poteva fare un'altra scelta, ma non l'ha fatta. Non ci ho più parlato fino a poco prima della sua morte. Ero a Napoli e in quel momento mio fratello Lorenzo mi chiamò per parlarci. Lui mi ha sentito».

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