Saranno due donne a rappresentare l’Italia e la Campania sul ring di Tokyo alle prossime Olimpiadi. Le buone notizie per la boxe italiana arrivano dal torneo di qualificazione di Parigi dove l’altro ieri Angela Carini nei 69 kg approdando in semifinale ha ottenuto il pass olimpico. Nella giornata di oggi anche per Irma Testa nei 57 kg è arrivata la qualificazione olimpica niente da fare invece per Abes Mouhiiidine nei 91kg che nonostante una grandissima seconda ripresa si è arreso al russo Gadzhimagomedov . Per Irma Testa è già un record, infatti è la prima pugile donna italiana a partecipare alla seconda olimpiade consecutiva. A Rio 2016 la poliziotta di Torre Annunziata era stata la prima donna azzurra a partecipare alla rassegna a cinque cerchi
Ad Angela Carini bastava un match per raggiungere semifinale e qualificazione ed ha trovato subito quella vittoria ce le mancava. Il pugilato italiano ha qualificato, oltre alla Carini e Testa anche la 51 kg Giordana Sorrentino ed è ancora in corsa la 60 kg Rebecca Nicoli che domani sarà impegnata nel match di spareggio per il ripescaggio contro la greca Pita.
«Torniamo con un buon bottino – commenta il conclusione Vittorio Lai presidente onorario della FPI e team leader di questa spedizione – Siamo arrivati a Parigi convinti di giocarci le nostre carte. Al momento abbiamo tre donne qualificate che in prospettiva potrebbero regalarci grosse soddisfazioni a Tokyi. Mi dispiace per Susy Canfora che ce l’ha messa tutta ma non è bastato. Qualche recriminazione sul match di Simone Fiori il cui verdetto di sconfitta non ha affatto convinto. Oggi potrebbe arrivare la quarta qualificata con Rebecca Nicoli. Poi al nostro rientro attenderemo le determinazione del CIO che potrebbero ripescare i nostri Cappai e Cavallaro. Più difficile, ma non disperiamo, il recupero di Clemente Russo che per il suo palmares meriterebbe sicuramente la soddisfazione della quinta Olimpiade. Tutto può succedere sia la FPI che il Coni ce la stanno mettendo tutta per concedere questo onore a Clemente che in fondo a Londra non ha potuto combattere per una grosso indigestione».