Coppa del Mondo, argento
per il napoletano Curatoli a Varsavia

Luca Curatoli
Luca Curatoli
di Diego Scarpitti
Sabato 2 Febbraio 2019, 22:47
2 Minuti di Lettura
Urlo e pugno chiuso, il cinque scambiato con il fratello-maestro Leonardo Caserta, l’esultanza liberatoria. Sequenza dei fotogrammi da Varsavia. In Coppa del Mondo il napoletano Luca Curatoli conquista il secondo posto nella sciabola maschile. Testa e cuore sopperiscono ad uno stato di forma non particolarmente brillante. Stringe i denti l’atleta tesserato per le Fiamme Oro e sulle pedane polacche festeggia meritatamente un piazzamento significativo. In finale sbatte contro il muro americano e si ritrova alle spalle dello statunitense classe 1995, Eli Dershwitz.
 
 

«Nel complesso è andata bene. Sono partito un po’ in sordina. Ho rischiato nel primo match dei 64 contro il bielorusso Artsiom Novikau: ero sotto 5-0. Poi ho recuperato e vinto (15-9). Nel tabellone dei 16 derby italico con Gabriele Foschini, compagno di Nazionale: incontro ostico, perché ci conosciamo (15-8). Ai quarti e in semifinale ho sfidato il russo Veniamin Reshetnikov e il tedesco Max Hartung: entrambi forti e tecnici, battuti a 14, dimostrazione di forza e grinta», racconta l'andamento della prova Curatoli, appagato del suo percorso. Ai quarti si è ritirato per infortunio l’ungherese Nikolasz Iliasz. «Sono molto contento. Ringrazio il mio maestro Leo Caserta, il mio preparatore atletico Roberto De Cesare e quanti mi seguono. Avrei messo la firma prima della gara, considerato che non mi alleno da una settimana e mezzo. Vittoria che fa morale, visti gli atleti titolati presenti. Attualmente l’americano Dershwitz il più in forma del circuito. In finale sono arrivato stanco e sono crollato. Ci attrezziamo, però, per battere lo statunitense quanto prima», promette il 24enne sciabolatore azzurro (nelle foto di Augusto Bizzi). Impegnativo duellare con il numero uno del mondo, davvero «indemoniato», che si è imposto col punteggio di 15-9 nell'ultimo match di giornata e in precedenza aveva superato l’altro partenopeo Dario Cavaliere (15-6).

A distanza di nove mesi dal secondo posto ottenuto al Grand Prix FIE di Mosca lo scorso mese di maggio, Curatoli dà vita ad una cavalcata emozionante e mette al collo una silver medal che va ad aggiungersi alla sua cospicua bacheca. «Ottimo risultato! Luca si è posizionato secondo: considerando che era malmesso per un infortunio al ginocchio già dalla settimana scorsa, è andata alla grande. Sono soddisfatto, perché, a parte l'inizio gara dove ha faticato un po' a trovare i ritmi, ha poi tirato davvero bene. In finale purtroppo ne aveva meno dell'americano, che comunque è il numero uno al mondo», ha dichiarato il maestro Caserta. Domani il quartetto vicecampione del mondo salirà in pedana per la gara a squadre: Luca Curatoli, Enrico Berrè, Aldo Montano e Luigi Samele proveranno ad assaltare i quotati avversari e a piazzare la stoccata vincente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA