Le sfide del rugby verso Napoli capitale europea dello sport 2026

La Fir Campania ha già in agenda i prossimi impegni ovali

La nuova maglia della Partenope
La nuova maglia della Partenope
di Diego Scarpitti
Sabato 9 Marzo 2024, 13:48 - Ultimo agg. 19:59
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Dopo il 13-13 con la Francia allo Stadio Mauroy di Lille con la meta finale di Ange Capuozzo, sale l’attesa per Italia-Scozia del Sei Nazioni in programma questo pomeriggio all’Olimpico (diretta Sky Sport ore 15.15). Intanto all’ombra del Vesuvio si preparano le premesse per le finali dei Campionati studenteschi (20-24 maggio) e di Beach Rugby (27-28 luglio), eventi che andranno ad arricchire il palinsesto di avvicinamento verso Napoli capitale europea dello sport 2026. E poi un appuntamento internazionale a fine 2024, che stuzzica già curiosità.

Una città in fermento, una regione dinamica. «Daremo il massimo e proveremo a fare della Campania la prima regione ovale d’Italia. Ci vorrà tempo, ma non mancheranno le necessarie energie», spiega fiducioso Giuseppe Calicchio, presidente della Fir Campania, che intende ripartire da una gloriosa tradizione. «La Partenope è stato il faro del rugby in Campania con i due scudetti vinti nelle stagioni 1964-1965 e 1965-1966»,osserva Calicchio. E la presentazione nella Sala dei Baroni della nuova maglia per i 70 anni di attività della Partenope non è di certo casuale. Si legano tre dimensioni temporali. «Il passato è prezioso, va ricordato e celebrato. Poi dobbiamo vivere al meglio il presente. E dobbiamo sognare in grande il futuro», asserisce convinto il numero uno della Federugby campana. «Si viaggia ad alta velocità verso Napoli capitale europea dello sport 2026 con tante iniziative all’orizzonte dopo lo spettacolo tra Italia e Francia il 9 dicembre 2023 al Gls Villaggio del Rugby di Bagnoli», argomenta Calicchio.

 

La Fir punta decisa su Napoli. «E’ la settima volta che ritorno in Campania dopo l’elezione del 2021», dice Marzio Innocenti, presidente nazionale della Federazione italiana rugby. «A Napoli c’è una tradizione importante e l’impegno federale è indirizzato sempre di più a promozionare il rugby in Campania», avverte Innocenti, soddisfatto dell’incontro internazionale che ha chiuso nel migliore dei modi il 2023. «Prova di grande capacità organizzativa quella contro la Francia ad opera dell’Amatori Napoli e della Fir Campania», tiene a sottolineare. «Il futuro è molto roseo per il rugby in Campania», auspica convinto. Con una offerta sportiva destinata a crescere in maniera considerevole, onda lunga delle Universiadi 2019, interrotta soltanto dalla funesta pandemia del Covid.

«Il Collana, dove il rugby ha scritto pagine importanti nello stadio vomerese, è un impianto che tornerà a disposizione delle Federazioni. Si tratta di un grande riconoscimento in vista di Napoli capitale europea dello sport 2026», tiene a precisare Innocenti. «Vanno ringraziate figure intramontabili come Erasmo “Mimmo” Augeri, Raffaele D’Orazio e Sandro Gelormini».

Gli fa eco Sergio Roncelli, presidente Coni Campania. «Con la Fir c’è sempre stata una grandissima collaborazione. Il rugby ha avuto un ruolo importante nella partita per l’aggiudicazione del titolo di Napoli capitale 2026. E la gara tra Italia e Francia al Gls Villaggio del Rugby a Bagnoli ha fatto tutto il resto, convincendo  la commissione internazionale di Aces Europa». E venerdì 12 aprile tornerà in città Giovanni Malagò, a distanza di due mesi dalla presentazione degli Europei di scherma con Sandro Cuomo e l’incontro pomeridiano a Santa Lucia con il presidente Vincenzo De Luca, e il direttore generale dell’Arus, Flavio De Martino. «E’ un fatto epocale in Italia l’accordo con la Regione Campania per il Collana, già teatro degli scudetti del rugby, che sarà gestito dal Coni Campania», rimarca fiero Roncelli (nelle foto di Emiliano Calabritto).

Gioco di squadra tra scuole e sport. «Impegno totale che va a gonfie vele. Da anni collaboriamo con la Fir con ottimi risultati. Questa disciplina assicura formazione ai ragazzi», argomenta Raimondo Bottiglieri, coordinatore Usr Campania. «Bella notizia quella delle finali nazionali dei Campionati studenteschi: parteciperanno 20 squadre maschili e altrettante femminili nell’arco di cinque giorni. Sarà una festa di sport», annuncia Bottiglieri. «E a fine marzo l’intitolazione del palazzetto di San Giorgio a Cremano al rugbista Pasquale Campagna. Con la Fir un connubio destinato a durare nel tempo», presagisce Bottiglieri.

Esalta «una storia, una tradizione e i valori perpetuati attraverso la palla ovale» Franco Cenobi, presidente del Club Italia Amatori Rugby, approdato al mezzo secolo di vita, che ha riconosciuto de facto l’impegno di quanti hanno profuso l’inesausta passione per una disciplina ormai nel cuore dei napoletani e non solo.

Suggestivo l’annullo filatelico speciale di Poste Italiane (rappresentate dal direttore provinciale Carlo Orefice e dal direttore commerciale Marco Di Nicola) per il 50esimo anniversario del Club Amatori Rugby, nato nel 1974 per volere di Mario Mazzuca (a cui verrà intitolata una via a Napoli), Stella d’oro al merito sportivo, pioniere del rugby, fondatore del CIAR e della Partenope, dirigente sportivo del Coni, commemorato dallo Stato nel 2010 con l’emissione di un francobollo nel centenario della nascita.

«In memoriis progressus». A Gian Piero Mazzucca il sentito e affettuoso ricordo del compianto nonno Mario. «Conservare e tenere vive le tradizioni del rugby.

La necessità del sacrificio, dello spirito di squadra, del rispetto delle regole, degli avversari. La passione disinteressata». Valori eterni non soggetti all’usura del tempo.

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