Il lapidarium svelato ora è pronto per l'uso. Resta il rebus reperti

Mancano ancora gli allestimenti interni e la scelta delle opere da esporre

Il lapidarium svelato ora è pronto per l'uso. Resta il rebus reperti
di Paolo Bocchino
Sabato 2 Marzo 2024, 09:07
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Signore e signori, il lapidarium. Mancano ancora gli allestimenti interni, che saranno collocati nel giro di qualche giorno. Ma la silhouette che si presenta ora al pubblico non cambierà più. La rimozione delle barriere di cantiere, avvenuta nelle scorse ore, permette ai beneventani (e ai turisti) di osservare la tanto discussa opera nella sua versione estetica definitiva. Bella? Brutta? Troppo grande e impattante o, al contrario, armonica e ben inserita nel pregiato contesto? Interrogativi ai quali senz'altro la città, mai parca nei giudizi, non mancherà di dare presto dei responsi. Sta di fatto che la struttura, asse portante del progetto di riqualificazione dell'area circostante l'Arco di Traiano realizzato nell'ambito dei Pics, si mostra da adesso nella sua veste conclusiva, se si eccettua la trasparenza dei vetri che al momento è impedita dal voluto oscuramento effettuato dalle maestranze per la prosecuzione delle operazioni interne.

Per il completamento, infatti, manca ancora l'installazione dei monitor multimediali che permetteranno ai visitatori di accedere a informazioni sul bimillenario monumento e sulla storia cittadina attraverso dispositivi digitali fruibili attraverso il proprio smartphone anche nelle ore notturne.

In tale prospettiva, sono stati già montati i fari al led dotati di sistema di illuminazione a intensità variabile in funzione della prossimità dell'osservatore. Il set delle luci è stato già testato nelle scorse sere, con un effetto che sembra poter regalare ulteriore suggestione del gigante di pietra.

Al fatidico taglio del nastro che consegnerà ufficialmente l'opera alla città manca ancora qualche settimana. Lo conferma il vicesindaco e delegato ai Pics Francesco De Pierro, che definirà il calendario delle inaugurazioni, comprendente anche il pattinodromo, l'infopoint di piazza Cardinal Pacca, la Casa di Jonas e Casa Pisani, al rientro dal mini break vacanziero fuori città: «Lunedì mi confronterò con il sindaco Mastella e con la struttura per definire i tempi residui di conclusione degli interventi e fissare le date delle presentazioni - anticipa il numero due della giunta comunale -. La scansione temporale vedrà senz'altro il pattinodromo in prima battuta, seguito dall'infopoint di piazza Pacca. La riqualificazione della buffer zone dell'Arco sarà con ogni probabilità l'ultimo intervento che sarà inaugurato, verosimilmente nella settimana che precederà la Santa Pasqua. Mancano tutti gli allestimenti interni, che si procederà a installare dalla prossima settimana. Le finiture esterne, invece, sono ormai ultimate, e permettono a tutti di farsi una prima idea di quanto realizzato. Al netto della legittima diversità dei gusti e delle opinioni, mi sembra di poter affermare che non c'è alcun attentato alla maestà dell'Arco, né di giorno, né di notte. Al contrario, la teca si inserisce nel contesto con discrezione ed eleganza, sia per forme che per colori. Merito da ascrivere senz'altro al team progettuale ed esecutivo dell'intervento nel quale l'amministrazione Mastella ha creduto molto con innegabile coraggio, mossa dalla consapevolezza di agire per il bene della città e non per chissà quali oscure ragioni devastatorie. In tutta coscienza, riteniamo di aver offerto un valore aggiunto all'area dell'Arco».
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Intervento che però, al momento, deve fare ancora i conti con il più classico dei convitati di pietra: i reperti da mettere in mostra nel lapidarium concepito proprio con finalità espositive. Lacuna che l'amministrazione proverà a colmare ad horas: «Lunedì riavvieremo l'interlocuzione in tal senso con la Soprintendenza - anticipa De Pierro - Ci avevano chiesto di sospendere la individuazione dei reperti da esporre in attesa della conclusione della teca. Ora ci sono gli elementi per una loro valutazione e, quindi, per la definizione della lista di beni da mostrare al pubblico».

Imperativo categorico, adesso, è preservare l'opera dai vandali in servizio permanente effettivo in città: «La teca è dotata da progetto di doppia telecamera grandangolare e allertamento immediato connesso in tempo reale con il Comando della polizia municipale. Abbiamo inoltre chiesto ai vigili di essere presenti in zona fin dalle prossime ore. Ma mi auguro che il senso civico, almeno in questa occasione, abbia la meglio».
 

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