Davide Rummolo e il piccolo Arthur:
dall'Ucraina bracciate di libertà all'Ecumano Space

Davide Rummolo e il piccolo Arthur
Davide Rummolo e il piccolo Arthur
di Diego Scarpitti
Mercoledì 23 Marzo 2022, 13:43
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Il nuoto salva la vita. Non solo evita di annegare ma insegna a reggersi e a stare in equilibrio nei momenti di difficoltà. «Ciao». Accenna un saluto con la mano sinistra e sorride. Indossa occhialini e cuffia azzurra. Adottato sportivamente da Davide Rummolo e dall’Ecumano Space, Arthur è un bambino di Leopoli, fuggito dagli orrori della guerra, mentre i suoi genitori sono rimasti in Ucraina. E con quella manina ha salutato i suoi cari, una immagine potente e al tempo stesso dirompente, tipica di tanti suoi coetanei che così si congedano dai propri familiari, divisi dal finestrino del treno o di un pullman.  

 

«Il piccolo Arthur ha trovato la salvezza qui a Napoli. Ha 10 anni e sta alloggiando al centro storico. Viene in piscina due volte a settimana, frequenta il lunedì e il giovedì», racconta Rummolo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney 2000 e non solo. «Non parla inglese né italiano ma comprende il linguaggio universale dello sport, proprio come quello della solidarietà. Va avanti per imitazione, vede i suoi compagni di corsia ed emula le bracciate», prosegue il plutititolato ranista classe 1977. «Nei suoi occhi si scorge un velo di tristezza. In piscina, insieme agli altri bambini, è contento e spensierato e almeno in quei momenti accantona il resto», ammette Rummolo, il cui cognome spicca tra le voci dell’Enciclopedia dello Sport.

Arthur ha raggiunto l’urbe di Partenope dopo un lungo viaggio di 5 giorni. E subito si sono aperte le porte dell’Ecumano Space. «E’ una goccia nel mare, un piccolo gesto solidale», rivendica orgoglioso Rummolo. «Siamo onorati di ospitarlo. E’ stato adottato da tutti noi e dagli altri piccoli nuotatori, che manifestano vicinanza e affetto nei suoi confronti. Tutto è nato dalla grande disponibilità dell’ingegnere Gianfranco Gambardella, che ha dato subito il suo ok, appena gli ho prospettato la situazione». Semaforo verde ad un gesto encomiabile. «Abbiamo lanciato un messaggio di pace e proviamo a dare speranza a quanti hanno richiesto il nostro aiuto», ribadisce Rummolo, già oro alle Universiadi di Pechino nel 2001 e insignito dell’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica italiana.

Domani iniziano a Riccione i campionati italiani giovanili. «Finalmente si svolge la rassegna nazionale dopo un paio d’anni di stop», rimarca Rummolo. Sua figlia Sara sarà impegnata in due gare. E poi prenderanno parte i fratelli Antonella e Giovanni Mastrorilli, e l’altra coppia di consanguinei Giuseppe e Kevin Cerbone, che tenteranno di portare in alto i colori dell’Ecumano Space, che investe seriamente nello sport con una grande attenzione alle attività sociali, tanto da tenere l’impianto aperto nel cuore di Napoli anche durante il lockdown, per consentire ai gruppi agonistici di non interrompere l’attività in programma.

Una mano tesa e una bracciata verso la libertà.

E si spera con una dedica speciale.

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