HaBaWaBa 2018: trionfo Campania
a Lignano con Aqavion e Salerno

HaBaWaBa 2018
HaBaWaBa 2018
di Diego Scarpitti
Domenica 24 Giugno 2018, 22:49
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Happy Baby Water Ball: la formula della felicità per i bambini risiede nel gioco con la palla in acqua. L’acronimo HaBaWaBa, coniato dalla Waterpolo Development, ha in sé i germi del sano divertimento. A Lignano Sabbiadoro hanno prevalso socializzazione e rispetto dell’avversario in una competizione genuina giunta ormai all’undicesima edizione. Fuori dal comune poter osservare nella nuova veste di arbitro il vicepresidente della Federnuoto. Dopo 3 Champions League vinte con il Posillipo e 7 medaglie con il Settebello, tra cui il bronzo a cinque cerchi ad Atlanta ’96, Francesco Postiglione si è cimentato nella conduzione di gara, ricevendo i complimenti di Sandro Campagna (nelle foto di Pasquale Mesiano -Deepbluemedia), oro a Barcellona nel ’92, Ratko Rudic, quattro volte campione olimpico e neo allenatore del Recco, di Paolo Malara, tecnico del Pescara, di Bruno Cufino, Team leader delle nazionali italiane giovanili di pallanuoto, dei fischietti internazionali Filippo Massimo Gomez e di Giorgos Stavridis, che ha diretto la finale di Rio de Janeiro nel 2016, nonché di ungheresi, francesi e greci.

«Ho fatto il giocatore, il dirigente, ora l’arbitro: mi manca solo l’allenatore. Esperienza particolare e piacevole. Ho accettato ben volentieri questo ruolo, dando una mano all’organizzazione. Mi sono divertito, soprattutto sotto l’aspetto pedagogico: indispensabile aver impartito indicazioni ai giovani sul motivo del mio intervento. E’ stato bello vedere come, a questa età, i piccoli seguano l’arbitro con grande attenzione. Sport scuola di vita, dispensatore di valori, per la sana crescita dei ragazzi», ha sottolineato Postiglione, gratificato dalla validità del Festival clorato, quale evento di promozione e sviluppo della pallanuoto.
 
 

Numeri impressionanti: oltre 600 partite disputate, 136 squadre partecipanti, di cui 114 under 11 e 22 under 9, 4 piscine utilizzate, 6 campi di gara allestiti, 9 nazioni rappresentate, 15 «giacchette» sul piano vasca, presenze stimate superiori alle 4.300 unità. Finale U11 tutta napoletana tra il San Mauro Tigri di Casalnuovo e l’Aqavion di Brusciano. I ragazzi allenati da Oreste Di Pasqua hanno sconfitto i talenti magiari dell’Avus Szombathelyi in semifinale, rimontando da 0-1 a 4-1, mentre le calottine di Marco Maione e Giuseppe Testa hanno prevalso sulla Swim Academy Pagani soltanto ai rigori 4-2. In evidenza la Napoli delle società di periferia e non quella degli storici circoli. Match conclusivo improntato al fair play, inno di Mameli cantato a squarciagola, tifosi-genitori più emozionati dei figli in vasca, boom di visualizzazioni via streaming. «Essere arrivati fino in fondo e aver giocato davanti a quasi 3000 persone non ha prezzo. Abbiamo scritto un capitolo indimenticabile della nostra piccola grande società. Battuto il Ferencvaros 6-3 nei quarti e scavalcati gli ungheresi dell’Avus. Passa in secondo piano il 5-1 contro l’Aqamanagement. Strepitosa la cerimonia di premiazione al Palazzetto dello Sport del Bella Italia & EFA Village. Finale giocata tra due club della provincia di Napoli distanti solo una decina di chilometri: dimostrazione evidente di come sia alto il livello della pallanuoto campana, ormai non più esclusivo appannaggio dei tradizionali sodalizi», ha rimarcato entusiasta Di Pasqua, brillante coach del San Mauro.

Nella categoria U9 si è laureato campione per la terza volta, dopo la kermesse del 2012 e 2013, la Pallanuoto Salerno, guidata in panchina da Antonio Luongo: 4-2 rifilato alla Pro Recco Academy Pallanuoto Genovesi, che aveva piegato ai rigori il KSI Blue Dolphins, storica scuola di pallanuoto di Budapest: 7-6. «La gioia negli occhi dei bambini, i numeri eccezionali di questa edizione Habawaba 2018 (1800 partecipanti e oltre 2500 genitori), gli straordinari progressi della nostra macchina organizzativa e la crescita del livello tecnico rende noi della Waterpolo Development molto orgogliosi della nostra intuizione e del nostro lavoro», sottolinea convinto Bruno Cufino, vicepresidente e tra i fondatori dell’HaBaWaBa, fiero di aver costruito un brand di successo, che sarà esportato anche in Spagna e Singapore, dopo le consolidate edizioni di Canada e Grecia. «Paesi come Francia, Egitto, Sudafrica e Bielorussia hanno inviato le loro delegazioni al Festival: costruttive le discussioni in corso per valutare l'opportunità di analoghe iniziative altrove. Siamo appagati, poiché, grazie alle regole introdotte di anno in anno per indirizzare il gioco alla luce di un percorso didattico e formativo, si riesce già ad intravedere in diverse squadre, quello che sarà il gioco del futuro, condito dall’elemento cardine alla base di ogni competizione: il fair play!». Sono i bambini a tener viva una disciplina che può dare ancora molto all'Italia. 
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