Roma, adesione al "Twinning project" per la formazione e la riabilitazione dei detenuti della casa circondariale di Rebibbia

Presente la CEO Lina Souloukou ma anche l'attaccante Abraham

Lina Souloukou, CEO Roma
Lina Souloukou, CEO Roma
Martedì 12 Marzo 2024, 19:48
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Nella giornata del 12 marzo ha preso vita una nuova iniziativa di utilità sociale a cui ha preso parte la Roma, presso la Casa Circondariale di Rebibbia. La società giallorossa ha firmato l'accordo di adesione e collaborazione al programma educativo di riablitiazione "Twinning Project".

Le parole del CEO Souloukou

A presenziare la CEO Lina Souloukou, il Chief Football Operating Officier Maurizio Lombardo e l'attaccante giallorosso Tammy Abraham (attualmente infortunato).

Presenti anche David Dein, fondatore del progetto ed ex vicepresidente dell'Arsenal, la CEO del Twinning Project Italy Sasha Fugazzola. 

I rappresentanti della Roma hanno firmato il contratto e successivamente si sono recati nel campo di calcio dell'istituto per salutare i partecipanti e scattare qualche foto. «Siamo onorati di essere stati scelti come primo club in Italia per collaborare a questo progetto di grande rilevanza sociale», ha dichiarato Lina Souloukou. «Il Twinning Project è la dimostrazione di come il calcio possa avere un impatto sulla vita delle persone in qualsiasi condizione, anche in situazioni estremamente difficili come il regime di detenzione. La Famiglia Friedkin e l’AS Roma si impegnano ogni giorno per cercare di restituire alla propria community un beneficio commisurato alla passione e all'affetto che viene manifestato quotidianamente dal popolo romanista. Per questo, sapere che grazie a questo contributo sarà possibile offrire una nuova possibilità a chi ha sbagliato, ci rende orgogliosi e ci stimola a operare sempre di più come una vera e propria piattaforma sociale».

Sasha Fugazzola, CEO di Twinning Project Italia, ha commentato: «Siamo entusiasti di collaborare con l'AS Roma come primo Club. Siamo rimasti estremamente colpiti dalla loro immediata comprensione e dall'impegno con l'aspetto comunitario e di responsabilità sociale del progetto. Il calcio può sprigionare una potente spinta positiva e il Twinning Project la userà per aiutare le persone a cambiare la loro vita una volta uscite di prigione. In Italia si sta già lavorando nelle comunità carcerarie per ridurre la recidiva e questa iniziativa si baserà su un programma di calcio strutturato e collaudato. Crediamo che il Twinning Project farà davvero la differenza per gli individui e le comunità di tutto il Paese».

Il Twinning project

Il Twinning Project, che nasce nel Regno Unito e che la Roma inaugura per prima in Italia, prevede il gemellaggio tra squadre di calcio professionistiche ed istituti di pena per offrire opportunità concrete per preparare meglio i detenuti al rilascio, a trovare un impiego e ridurre il tasso di recidiva. L’accordo prevede che gli allenatori del club giallorosso si rechino settimanalmente a Rebibbia per tenere un corso di base per i detenuti e le detenute che vogliano apprendere le nozioni per potersi formare come futuri coach.

Le lezioni toccheranno temi come il miglioramento della comunicazione e della riflessione, lavoro di squadra, pianificazione, leadership, risoluzione dei conflitti e miglioramento della salute fisica e mentale. 

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