Il campionato riparte a mille coi big
e in Serie A è subito bivio scudetto

Il campionato riparte a mille coi big e in Serie A è subito bivio scudetto
di Roberto Ventre
Sabato 20 Novembre 2021, 08:22 - Ultimo agg. 17:46
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Il campionato riparte a mille con tre grandi sfide: il Milan stasera è impegnato in una trasferta non semplice contro la Fiorentina, alle 18 c'è Lazio-Juve, il confronto a distanza tra Sarri e Allegri (il sabato si apre con l'Atalanta di Gasperini, quarta in classifica che ospita lo Spezia), domani il big match al Meazza tra l'Inter campione d'Italia e il Napoli capolista con i rossoneri di Pioli. Un turno che darà altre risposte importanti per la lotta scudetto e la corsa Champions League: la prima delle sette giornate di campionato fino alla sosta di Natale, sette partite alla fine del girone di andata.

Milan e Napoli, entrambe imbattute e con il ruolino record di 10 vittorie e due pareggi avranno due esami severi in trasferta: Pioli torna da ex con i rossoneri al Franchi, una partita a rischio quella contro la formazione allenata da Italiano, settima in classifica con la Juventus e la sorpresa Bologna. «Sono stato bene come giocatore e come allenatore, non sarà mai una partita normale per me anche per il ricordo di Davide Astori che quando vai a Firenze è ancora più vicino», ha detto il tecnico rossonero in conferenza stampa. Un Milan finora di ferro capace di superare ogni ostacolo e di ribaltare situazioni difficili come quella contro il Verona, partita vinta in rimonta dallo 0-2 al 3-2. A Pioli mancheranno due pedine importanti: all'assenza di Calabria (il tecnico dovrà scegliere tra Florenzi e Kalulu per la sua sostituzione) si è aggiunta quella di Rebic. «Stava molto bene, si è fatto male nella partitella, dopo un colpo di tacco ha sentito una fitta», ha spiegato il tecnico rossonero. Al suo posto in attacco Leao. «Ha avuto modo di ricaricare le pile, sta bene, molto bene ed è pronto per dare il suo contributo», le parole di Pioli. Il Milan è reduce dal pari nel derby con l'Inter che sarà domani l'avversaria del Napoli. Una verifica ulteriore della propria forza per la squadra di Spalletti contro la squadra che l'anno scorso ha vinto lo scudetto, partita tra le grandi favorite per il titolo e che è terza in classifica a sette punti di distanza dalla coppia Napoli-Milan.

Gli azzurri riprenderanno dopo il pari nell'ultima partita prima della sosta con il Verona e vogliono ripartire con le marce alte: ieri mattina si sono allenati con il gruppo Ospina e Anguissa di rientro dalle nazionali, in serata è tornato Lozano che stamattina disputerà la rifinitura (indisponibile Ounas): una prova di forza al Meazza contro l'Inter, una trasferta storicamente ostica per gli azzurri, sarebbe un altro segnale importante del Napoli nella lotta per l'alta classifica. Una sfida tra la squadra che ha segnato di più in campionato, l'Inter di Simone Inzaghi (29 gol) e quella che ha subite meno reti, solo 4, il Napoli di Spalletti: una delle chiavi del match sarà rappresentata proprio dai duelli tra gli attaccanti nerazzurri (Lautaro Martinez sarà titolare e per l'altra maglia ballottaggio tra Dzeko e Correa; indisponibile in attacco Sanchez e in difesa De Vrji) e il reparto arretrato azzurro.

All'Olimpico grande sfida Lazio-Juve: l'ex Maurizio Sarri ritroverà per la prima volta da avversario i bianconeri, ora guidati da Allegri. «Sul fatto che la Juve non sia allenabile dovete chiedere a lui, non l'ho detto io: per me tutte le squadre sono allenabili, devi capire il modo. Innanzitutto è un bravissimo allenatore, lo dimostrano i risultati che ha ottenuto in carriera», ha precisato il tecnico bianconero. In conferenza stampa ha parlato ieri anche Sarri. «Della Juve mi è rimasto un campionato vinto: per me vincere in serie A è stato qualcosa di importante che ha chiuso un cerchio di 20 anni di sacrifici nelle categorie inferiori. Questo mi è rimasto della Juve» ha detto Sarri precisando di «non aver mai detto che la Juve era inallenabile» e dicendo. «Quella era una Juve arrivata alla fine di un ciclo, infatti poi hanno ringiovanito». Nella Juve mancherà Dybala, out per l'affaticamento al polpaccio accusato con l'Argentina, che non è stato convocato per il match dell'Olimpico. Oltre all'argentino saranno assenti anche Bernardeschi, Chiellini, De Sciglio e Ramsey.
 

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