Figc, deferiti Lotito e la Lazio:
gravi le accuse sul caso tamponi

Figc, deferiti Lotito e la Lazio: gravi le accuse sul caso tamponi
di Emiliano Bernardini
Martedì 16 Febbraio 2021, 12:39 - Ultimo agg. 18:08
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Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha deferito al tribunale federale nazionale la Lazio, il presidente, Claudio Lotito, ed i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia per violazione dei protocolli sanitari Figc anti-Covid. Il deferimento è arrivato dopo una settimana di continui rinvii e misteri. La procura si è trincerata dietro un silenzio assordante sviando in ogni modo la notizia.

A Lotito (audito ieri in gran segreto per oltre tre ore dalla Procura) e ai medici Pulcini e Rodia viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva, dell’art. 44.1 del Noif, dei protocolli sanitari Figc e daq quanto previsto dal comunicato Figc del 1/o settembre 2020 in caso di "mancata osservanza dei protocolli sanitari". La Lazio è stata deferita a titolo di responsabilità diretta, oggettiva e propria. 

Gravi i punti dove si contesta al club il mancato isolamento di Immobile e il suo utilizzo durante Torino-Lazio, il mancato isolamento e l'allenamento di tre giocatori risultati positivi prima della gara di Champions contro lo Zenit e il mancato isolamento di un calciatore positivo (Djavan Anderson) e di averlo inserito nella distinta di gara di Lazio-Juventus.

1) per aver consentito o, comunque, non aver impedito a 3 (tre) calciatori di svolgere, con il restante “Gruppo Squadra”, l’intero allenamento della mattinata del 3 novembre 2020, sino al termine dello stesso, nonostante la loro positività ai tamponi cd. “UEFA” fosse nota al dott.

Rodia (MLO – MedicalLaisonOfficer della S.S. Lazio spa) e) per non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 26 ottobre 2020, come previsto dalla Circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020, un proprio calciatore il quale è stato utilizzato nell’incontro Torino-Lazio del 1° novembre 2020; 2) per non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 2 novembre 2020, come previsto dalla Circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020, un proprio calciatore, e, conseguentemente, per averlo inserito nella distinta gara dell’incontro Lazio-Juventus dell'8 novembre 2020;

Le sanzioni variano in base alla gravità della violazione riscontrata: ammenda, punti di penalizzazione, retrocessione e esclusione dal campionato (queste ultime due solo nei casi più pesanti).

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