«La Nazionale non è mai morta». Così Roberto Mancini a San Siro, dove un anno fa gli azzurri furono esclusi dal Mondiale, ha risposto a chi domandava se l'Italia è resuscitata. «Contro la Svezia meritava di andare avanti, è stata sfortunata, ha avuto tante occasioni e non ha fatto gol - ha detto il ct alla vigilia della sfida con il Portogallo -. Nel calcio ci sono momenti in cui non va bene. Noi ci siamo rimboccati le maniche, ma la strada è ancora abbastanza lunga, non è facile tornare ai livelli dell'Italia».
«Immobile o Berardi? Decidiamo domani, Immobile ha molte possibilità di partire dall'inizio», ha anticipato Mancini. «Ciro nel suo club gioca in modo un po' diverso, ma ha una qualità importante, fa gol e noi stiamo cercando i gol - ha detto il ct -. In area di rigore è un giocatore importante, è avvantaggiato rispetto agli altri ma non ci sarebbe grande differenza se giocasse un altro». «Ci piacerebbe andare alle Final Four di Nations League – ha spiegato Mancini -. È il primo obiettivo, ma quello più importante è la qualificazione all'Europeo, per questo nelle prime partite avevamo bisogno di cambiare, di dare ai giovani occasioni di giocare partite importanti. Domani dobbiamo cercare di vincere, poi quello che accadrà accadrà».
Italia, Mancini rilancia Immobile:
«Lunga la strada per tornare al top»
Venerdì 16 Novembre 2018, 20:17
- Ultimo agg.
17 Novembre, 07:40
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