Maradona, il pallone è d'oro: venduto all'asta a Londra per due milioni di sterline

Finora l'oggetto più costoso era stato venduto per 481mila euro

Tango D10S, l'aereo dedicato a Maradona
Tango D10S, l'aereo dedicato a Maradona
di Francesco De Luca
Giovedì 17 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18 Novembre, 07:41
3 Minuti di Lettura

Un gol da 2 milioni di sterline, circa 2,3 milioni di euro. Lo ha segnato un ex arbitro, il 78enne tunisino Ali Bennaceur, che è entrato nella storia del calcio perché era in campo nella sfida tra Argentina e Inghilterra ai Mondiali dell'86 a Città del Messico. Quella della Mano de Dios e del Gol del secolo, segnati da Maradona in 4 minuti, dal 51' al 55', il 22 giugno. Bennaceur aveva conservato il pallone di quella partita, per quale subì un processo mediatico soprattutto in Inghilterra perché aveva convalidato il gol di Diego con la sinistra che beffò Shilton, e ha deciso a distanza di 36 anni di metterlo all'asta. L'Azteca prodotto dall'Adidas - stesso nome dello stadio che ospitò quella partita e poi la finale vinta dalla Seleccion contro la Germania il 29 giugno - è stato venduto dalla Graham Budd Auctions, casa di Londra, appunto per 2 milioni di sterline. «È stato un dono di Dio dopo una carriera lunga 25 anni in cui ho preso decisioni giuste», ha detto l'ex arbitro in un'intervista alla Cnn prima che si aprisse l'asta. Anonimo l'acquirente, proprio come quello che nello scorso maggio si è aggiudicato un altro pezzo storico di quella partita: la maglia di colore azzurro indossata da Diego e poi regalata al centrocampista inglese Hodge, venduta da Sotheby's per quasi 9 milioni di euro dopo i dubbi (infondati) sull'autenticità che erano stati sollevati da Dalma e Gianinna, le figlie di Maradona e Claudia Villafane.

Finora l'oggetto più costoso era stato venduto per 481mila euro, si trattava della torcia olimpica utilizzata ai Giochi di Helsinki 70 anni fa.

Bennaceur ha annunciato che una parte dei 2 milioni di sterline sarà devoluta in beneficenza, dopo aver parlato nuovamente di quel gol beffa che mai sarebbe sfuggito al Var in questa epoca. «Errore mio? No, le regole decise dai vertici arbitrali ai Mondiali erano chiare: in una circostanza come quella la segnalazione spettava al guardalinee e il guardalinee corse senza esitazioni verso il centrocampo». Gol valido, finché non arrivò la confessione di Maradona negli spogliatoi. «La rete? Un po' con la testa, un po' con la mano di Dio». Quella con cui, tredici mesi prima, aveva segnato in Udinese-Napoli, consegnando alla squadra azzurra il pareggio nella penultima partita di campionato contro Zico, che attaccò duramente l'argentino per quel colpo proibito.

Video

Domenica comincia in Qatar il primo Mondiale senza Maradona. Ci sarà l'omaggio di un collezionista di Castel Volturno, Antonio Luise, che esporrà pezzi pregiati appartenuti all'argentino nell'Executive Hangar di Qatar Airways, dopo l'accordo con l'ad di Ten Experience Collection Tribute to an Icon Pierluigi Salemme e Maximiliano Gallo, produttore del progetto Tango D10S, un aereo dedicato a Maradona. Nell'hangar, grazie a un sistema di intelligenza artificiale, sarà possibile interagire con la voce e l'immagine di Diego. «Sono felice di avere la grande possibilità di mettere a disposizione di un progetto così importante i cimeli di Maradona di mia proprietà: un pezzo di Castel Volturno nella più grande competizione internazionale nel ricordo di Diego», ha spiegato Luise. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA