Pellegrini benedetto da Mourinho: «Se ne avessi tre...»

Pellegrini benedetto da Mourinho: «Se ne avessi tre...»
di Alessandro Angeloni
Giovedì 26 Agosto 2021, 07:30 - Ultimo agg. 27 Agosto, 10:46
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Bastano pochi secondi, le parole giuste di un uomo non qualsiasi per fare un triplo salto in avanti. «Pellegrini? Può fare tutto, se noi avessimo tre giocherebbero tutti e tre insieme, non ne lascerei neanche uno in panchina. Può adattarsi a ogni ruolo, è universale, con la Fiorentina in 10 ha giocato anche esterno, ha partecipato all’occasione di Abraham. E’ intelligente, capisce il gioco e l’idea dell’allenatore. Se ce ne fossero tre giocherebbero tutti e tre». Parole di Mourinho, l’uomo non qualsiasi, quello che non ti regala niente. Pellegrini può sorridere, questo attestato di stima lo aiuterà a essere meno divisivo. Poi, magari, ognuno continuerà a pensarla come vuole, ma il timbro Special lo aiuta, è una sorta di certificato di garanzia. Mourinho, se si espone in questa maniera, vuol dire che il rinnovo del contratto è cosa ormai scontata, perché su Lorenzo crede il tecnico ed, evidentemente, la società, pronta ad annunciare, magari a mercato chiuso, il nuovo accordo con il capitano, ben felice di far parte della Roma attuale e quella del futuro. Lorenzo oggi è tra quelli che dovrà fare gli straordinari, difficilmente lo vedremo fuori la formazione dei titolari, anche perché Mou è stato chiaro: «Non è il momento di cambiare, è troppo importante questa partita». 
ZANAIOLO NAIF
Roma-Trabzonspor, ritorno del play-off: l’andata è finita 2-1 per i giallorossi. «Abbiamo fatto un bel precampionato, ho dato minuti a tutti. Ora abbiamo bisogno di giocare. Ci sono calciatori che dobbiamo controllare molto bene, hanno un profilo e una storia non lontana di infortuni e problemi. E a loro dobbiamo fare attenzione. Ora non è il momento di fare tanti cambi». Abraham viene da un piccolo infortunio, dopo il grande impatto con la Fiorentina, ci sta che possa dividersi il match con Shomurodov. Zaniolo giocherà, visto che con la Salernitana è squalificato. «Il suo domenica è stato un gesto di inesperienza anche perché era già ammonito, è un ragazzo un po’ naif».

Mou aspetta miglioramenti da Nicolò e non solo. Sotto l’aspetto del gioco, certi meccanismi difensivi emersi contro la Fiorentina non gli sono piaciuti. «C’è tanto da lavorare, contro la Fiorentina ho visto un comportamento tipico del passato. Non è una critica a Fonseca, il contrario. Quello che arriverà dopo di me dirà la stessa cosa, ognuno ha le sue idee. Dal punto di vista difensivo è più facile migliorare le dinamiche, più difficile invece dal punto di vista offensivo e c’è bisogno di più tempo». All’Olimpico ci saranno circa 25 mila spettatori (Curva Nord e Distinti Ospiti chiusi e se dovessero finire i Distinti Nord Est si aprirà la vendita anche della Curva Nord, sold out Tevere e Sud) poco meno di domenica, un altro dato confortante viste le restrizioni e visto che siamo ancora ad agosto e quello di stasera è solo un play-off di Conference. Il pubblico c’è e partecipa. E Mourinho si gode questa empatia. «Il rapporto con i tifosi sarà una conseguenza di come noi siamo in campo e ci dedichiamo a questo club. Loro daranno quello che ritengono sia giusto dare». L’empatia, ai tempi dell’Inter, si è sviluppata grazie anche alla comunicazione pubblica di José: dalle manette al “rumore dei nemici”. A chi gli fa notare come oggi, lo Special, sia cambiato, risponde così: «Il nemico ora è il Trabzonspor e da venerdì sarà la Salernitana. Non siamo in condizione di dire questo è il nostro obiettivo e questi saranno i nostri due-tre nemici. Vogliamo cercare di vincere ogni partita e il focus sarà sempre sul prossimo impegno. Per questo la gara con il Trabzonspor è più importante rispetto a quella di domenica e per questo non penso a tanti cambi o al tradizionale turnover. Perché per noi quella di Conference è la partita».

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