Europeo e Napoli, ​le sfide di Raspadori

La rete di Roma è anche un messaggio a Mazzarri

Raspadori in gol
Raspadori in gol
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 19 Novembre 2023, 09:37 - Ultimo agg. 21 Novembre, 07:04
4 Minuti di Lettura

Per un attaccante parlano i gol. Sono sempre stati il pane quotidiano dei bomber e il verdetto inappellabile nel mondo del calcio. E se un giocatore riesce a segnare in tutte le competizioni in cui è chiamato in causa e lo fa anche senza essere sempre titolare inamovibile il verdetto si trasforma in sentenza. In due parole Giacomo Raspadori. Il Jackpot azzurro si sta confermando tale per l'Italia di Spalletti e per il Napoli campione d'Italia. Il 23enne attaccante emiliano venerdì sera all'Olimpico è stato tra i mattatori e i marcatori del match dominato dall'Italia contro la Macedonia del Nord.
 

Per lui un assist che ha aperto le danze (rete di Darmian) ed un gol (quello del 4-2) che ha chiuso definitivamente i conti, stroncando le residue speranze di rimonta da parte dell'avversario poi capitolato con il pokerissimo firmato da El Shaarawy. Ma è stato soprattutto il contributo determinante nell'economia del gioco azzurro da parte di Raspadori a fare la differenza. UN messaggio implicito anche per Mazzarri che ha certamente seguito con attenzione la partita dell'Italia davanti alla Tv. Schierato da Spalletti nel ruolo di falso nove, Raspadori ha risposto presente, facendo l'elastico tra le linee, raccordando il gioco come da copione, attirando fuori area i mastini macedoni, fino ad usare il contagiri con entrambi i piedi.

L'assist con il destro, il gol con il sinistro, la capacità di cercare la profondità e di fiutare la porta sono alcuni dei pezzi migliori del suo repertorio. Spalletti del resto lo conosce bene e non è un caso che lo abbia lasciato in campo praticamente fino all'ultimo. Fino a quando la gara non era stata ipotecata (proprio dalla sua rete), salvo poi concedergli la meritata standing ovation. Jack è tornato a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori anche in Nazionale dopo quasi un anno di astinenza (non segnava dal 26 settembre 2022 in Nation League alla Puskás Aréna di Budapest contro l'Ungheria ndR) ed ora non ha nessuna intenzione di smettere.

Lunedì c'è la partita da dentro o fuori con l'Ucraina e l'attaccante promette battaglia. «Non mi accontento mai - ha dichiarato a fine partita - Il gol più bello è sempre quello che vale (gli era stata annullata una rete a inizio gara per off side ndR). Adesso pensiamo all'Ucraina: andiamo a Leverkusen per vincere».

Video

A dispetto della giovane età, Raspadori parla già con il piglio del calciatore navigato. Del resto l'attaccante è stato costretto gioco forza a crescere in fretta per trovare spazio nel tridente delle meraviglie del Napoli, all'ombra di un gigante come Victor Osimhen. Già, perché il ruolo di Raspadori nel club campione d'Italia in carica è anche quello del bomber con la maschera. Ecco spiegato il suo corto minutaggio (ma estremamente prolifico) l'anno passato che «rischia» di fare il paio anche in questa stagione. Complice l'infortunio di Osi, però, Raspadori ancora una volta ha avuto il merito di farsi trovare subito pronto ed ha impresso il suo marchio sia in campionato, sia in Champions League. In serie A finora ha timbrato il cartellino in tre circostanze (condite da due assist) mentre nella coppa dalle grandi orecchie ha messo il sigillo sull'exploit di Berlino contro l'Union. La sua rete all'Olympiastadion è valsa tre punti d'oro agli azzurri. Anche in campionato le sue prestazioni ed i suoi gol hanno portato in dote punti preziosi per gli azzurri. A Marassi, contro il Genoa, la sua rete dai 16 metri ha riaperto la partita consentendo al Napoli di trovare la forza poi per pareggiarla ed evitare il ko contro il Grifone.

Al Maradona contro il Milan, la sua punizione magistrale è valsa la rete del pareggio finale (2-2). Infine, solo per il momento s'intende, all'Arechi ha aperto le danze nel derby contro la Salernitana con un colpo d'incontro che ha sbloccato il match poi messo in cassaforte da Elmas nella ripresa. Con il rientro imminente di Osimhen per Mazzarri si prospetta il «piacevole» problema di abbondanza in attacco e sopratutto la difficile collocazione di Jackpot in una posizione diversa da quella del finto centravanti. Finora le prove hanno portato in dote soltanto palliativi. Tocca a Mazzarri rimischiare le carte e trovare il Jolly per il... Jack.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA