Striscione Verona-Napoli,
verso lo stop ai razzisti

Striscione Verona-Napoli, verso lo stop ai razzisti
di Pino Taormina
Martedì 15 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo agg. 16:45
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No, non se la caverà a buon mercato la tifoseria dell'Hellas. Non dovrebbe arrivare solo la semplice multa (da diecimila euro) per il comportamento degli ultrà (non solo quelli) della Curva Sud durante il match con il Napoli, con quei cori gonfi di odio che tanto hanno indignato anche Luciano Spalletti: si va verso la chiusura della curva del Verona da parte del giudice sportivo. Sia pure con la tradizionale pena sospesa perché non ci sono precedenti recenti. D'altronde, veniamo da due anni di stadi senza pubblico e dunque non c'è recidiva ad aggravare la sanzione. Il clima che si è respirato al Bentegodi (anche per i cori che si sono alzati dal settore occupato dai tifosi del Napoli, sia chiaro) quasi fa rimpiangere quando si giocava a porte chiuse. Di certo, non era di questo che si sentiva la mancanza. 

Che ci sia una sanzione esemplare è anche qualcosa che la stessa Figc auspica nei confronti di tutti coloro che si rendono responsabili di atteggiamenti violenti, di odio, di discriminazione, di razzismo all'interno di uno stadio di calcio. Non è un caso che appena poche ore dopo la fine del match, Gravina aveva chiesto alla Procura federale di aprire un procedimento per far luce immediatamente su quello che era successo al Bentegodi domenica pomeriggio. Decisivo sarà anche quello che hanno scritto a referto gli ispettori federali presenti. Oggi il giudice sportivo ne valuterà l'entità. E nella sentenza non entrerà lo striscione con le coordinate di Napoli e l'invito a russi e ucraini a bombardare la città. È un episodio avvenuto troppo lontano dallo stadio e neppure nell'immediatezza. Dunque, non sarà oggetto di un giudizio da parte delle autorità sportive.

La battaglia contro l'intolleranza e l'inciviltà sembra sempre andare a vuoto. Non è la prima, quella iniziata da Spalletti che invita «a cacciare i tifosi che si nutrono d'odio dagli stadi». Gli ululati razzisti, le terribili scritte contro Gaetano Scirea e i morti dell'Heysel, i cori di discriminazione contro i napoletani che rimbombano anche negli stadi dove il Napoli non gioca e che spinsero Ancelotti nella stessa direzione: «Non possiamo più accettarli, è il caso di lasciare il campo se verremo ancora insultati». 

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Kalidou Koulibaly ha risposto con la solita grinta allo striscione dell'orrore: «Luciano Spalletti». La Digos indaga e la questura di Verona sta provando a risalire agli autori attraverso le telecamere a circuito chiuso che già erano operative da parte del Gos. Ora bisogna solo capire se la zona era sotto copertura della polizia di Verona. Una volta individuati scatterà la denuncia per violazione della legge Mancino. Ma potrebbe scattare anche il Daspo. Intanto sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Si rimane senza parole, allibiti. Mi sembra che ci sia stato un coro unanime anche della stessa società, e della città di Verona, un forte segnale di disprezzo nei confronti di chi ha avuto disprezzo di quello che sta succedendo in Ucraina». 

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