Salernitana senza bomber, il rammarico di Menichini

Salernitana senza bomber, il rammarico di Menichini
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 3 Febbraio 2015, 23:28 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 09:56
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Quel «non facciamo niente» pronunciato l’altro ieri alle 17.05 da Angelo Mariano Fabiani nei saloni milanesi dell’Ata Hotel Executive, quando cinque minuti prima aveva provato a prendere Fioretti e più tardi avrebbe lanciato l’assalto a Paolucci, sembrava una delle tante e legittime bugie da operatore di mercato.



Il direttore sportivo granata, con tanto di comunicati ufficiali sul sito, l’aveva strombazzato in lungo e in largo anche nei giorni precedenti. Sapendo di mentire a fin di bene. Eppure, paradossalmente, quella bugia s’è trasformata in inconsapevole verità, mai così poco cercata.

Neppure Menichini ci aveva creduto, probabilmente, mentre restava in attesa di notizie fino alle 23. Quel che doveva dire, il trainer, l’aveva detto da un pezzo tra le pareti della sede sociale, nel corso dei numerosi briefing serali tenuti col diesse dopo gli allenamenti.



«Ma sono cose nostre, non parlo di mercato coi giornalisti», aveva puntualizzato fino allo sfinimento, avendo però preventivamente chiesto alla società un centravanti con caratteristiche diverse da quelle di Mendicino, e ulteriore scelta a centrocampo. Nada, la Salernitana andrà avanti coi ventiquattro già tesserati.



Organico di prim’ordine, sia ben chiaro, ma con qualche oggettiva lacuna. Maikol Negro resta, grazie alle rassicuranti parole di patron Lotito. Tuttavia, c’è da chiedersi come ora il giocatore possa convivere col tecnico contro cui il suo procuratore Grimaldi s’era (indirettamente) scagliato nei giorni scorsi, lamentando scarsa considerazione per il suo assistito. Facile immaginare come, unendo i pezzi del mosaico, alla chiusura del mercato il trainer non sia al settimo cielo.



Ma va messo tutto alle spalle, magari dietro a un diplomatico «alleno i giocatori che ho a disposizione», non appena si presenteranno microfoni e taccuini. È il copione, niente storie: c’è da vincere il campionato.

Ieri la ripresa al Volpe senza Bianchi, out per un altro mesetto, e Bovo. Per il mediano veneto stop di tre settimane, come risultato dal completamento degli accertamenti clinici che evidenziano una «elongazione al muscolo semitendinoso destro».



A parte Pezzella (problemi tendinei al ginocchio destro), Moro e Gabionetta invece tornano a disposizione. Con la speranza che, contestualmente, la buona sorte torni a far capolino in via Allende, quantomeno attutendo la cronica attitudine dei giocatori granata a infortunarsi. E se ciò, malauguratamente, non accadesse?



È la campagna trasferimenti ad essere chiusa, non il mercato. In teoria, sarebbe possibile ancora pescare calciatori nel mare magnum degli svincolati. Un mare che poi è “magnum” fino a un certo punto, vista la ristrettezza di occasioni. Nel dettaglio, il regolamento dice che fino al 28 febbraio si potranno ingaggiare atleti che abbiano effettuato la risoluzione del loro precedente contratto entro la chiusura della finestra di mercato. Dunque, entro il 2 febbraio alle 23. Addirittura fino al 31 marzo, invece, sarà possibile ingaggiare atleti liberi da prima dell’apertura della fase invernale di riparazione.

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