Paulo Sousa alla Salernitana, un tocco d'Europa per Iervolino

Oggi l'annuncio della separazione da Nicola

Paulo Sousa
Paulo Sousa
di Alfonso Maria Avagliano
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:05
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La Salernitana si affida a Paulo Sousa. Il ripensamento di Danilo Iervolino su Davide Nicola è durato quattro partite, tre punti, sette gol subiti e due soli fatti: il cambio di rotta in panchina sarà ufficializzato questa mattina, mentre alle 15 l'allenatore portoghese dirigerà il suo primo allenamento. Ieri sera ha trovato definitivamente l'accordo in videoconferenza (da Milano) con il diesse De Sanctis e patron Iervolino, che conoscerà personalmente questa mattina a Roma prima di dirigersi verso Salerno: il neo tecnico si legherà al club fino a giugno con opzione di rinnovo biennale che scatterà a salvezza acquisita. È prevista anche una clausola rescissoria che consentirebbe a Sousa di liberarsi tra un anno e mezzo dietro pagamento di un milione di euro. Allo stesso modo anche la Salernitana, corrispondendogli una penale, potrebbe interrompere con un anno di anticipo il matrimonio.

In giornata dovrebbe essere annunciata contestualmente la separazione da Nicola, che ieri pomeriggio ha comunque diretto un surreale allenamento post ko di Verona al centro sportivo Mary Rosy: era allenatore sulla carta ancora contrattualizzato ma, nei fatti, ampiamente prossimo al benservito.

La proprietà lo aveva esonerato già un mese fa dopo la scoppola di Bergamo contro l'Atalanta (8-2), salvo poi ritornare sui propri passi in quarantotto ore, complice anche una accorata telefonata dello stesso allenatore al presidente con richiesta di ripensamento. Ora la proprietà è decisa, tratta con lui una rescissione consensuale dell'accordo esistente (fino al 2024) e sembra intenzionata a proporre un incentivo all'esodo per restare buoni amici dopo un intenso amore sportivo. Il divorzio, quello vero, si è materializzato beffardamente nel giorno di San Valentino. Già ieri sera ci sarebbe stato un contatto telefonico con Iervolino per spiegarsi, salutarsi, organizzarsi. Non è detto che si debba necessariamente attendere l'addio alla via vecchia per svoltare in quella nuova.

 

«Ha tanta voglia di rimettersi in gioco in Italia», dice di Paulo Sousa chi gli è accanto. Missione non impossibile ma comunque impegnativa: i granata sono a +4 sulla terzultima posizione. Cinquantadue anni, un passato già in Italia da calciatore (Juventus, Inter e Parma) ma anche da allenatore nel biennio 2015-2017 alla guida della Fiorentina, Sousa è reduce dall'esperienza brasiliana al Flamengo terminata a giugno scorso. Lunedì sera era sugli spalti del Bentegodi per assistere alla sfida persa dall'Ippocampo 1-0 contro il Verona. Presenza assolutamente non casuale: il tecnico era infatti stato già sondato da De Sanctis a gennaio e a novembre, prima della lunga sosta. Domenica all'Arechi esordirà contro la Lazio e sarà per lui la panchina numero 80 in Italia. Riabbraccerà il portiere Sepe, allenato a Firenze, e il bomber dalle polveri bagnate Piatek, che ha considerato quand'era ct della Polonia. Dando un'occhiata al suo profilo Instagram compare una sua recente foto con Marcello Lippi, suo allenatore alla Juve tra il 1994 e il 1996 e una dedica: «Con il mister sono cresciuto e ho vinto. Non dimenticherò mai quanto abbiamo lavorato duramente per vincere titoli come lo scudetto e la Champions League! É un piacere potere convivere e continuare a sviluppare la nostra amicizia». A Salerno ritroverà Michelangelo Rampulla, suo compagno di squadra dell'epoca in bianconero e attualmente preparatore dei portieri. Il trainer lusitano dovrebbe portare con sé i suoi storici collaboratori: il vice Manuel Cordeiro, i preparatori atletici spagnoli Luis Sala e Antonio Gomez, il collaboratore tecnico Victor Sanchez Lladò e il match analyst Cosimo Cappagli. Resterà nello staff anche Franck Ribéry. La proprietà intende valorizzare e centralizzare ancor di più la figura dell'ex campione francese. 

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