Salernitana, oggi vertice in Figc:
non convincono le nuove proposte

Salernitana, oggi vertice in Figc: non convincono le nuove proposte
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 7 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 18:44
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Valutazione delle offerte ricevute in corso e bocche cucite. Oggi a Roma i trustee che si occupano della cessione della Salernitana, Susanna Isgrò e Paolo Bertoli, incontreranno emissari della Figc. I due professionisti hanno in mano una patata bollente: con i loro collaboratori legali e commercialisti hanno fatto le ore piccole, dopo la deadline delle 23.59 del 5 dicembre per la presentazione delle proposte d'acquisto vincolanti. Riunione fiume anche ieri per partorire le valutazioni del caso. Il materiale su cui lavorare c'è, ma la situazione è ingrovigliata. Esisterebbe più di una proposta sul tavolo di Melior Trust e Widar Trust, le fiduciarie incaricate di vendere il sodalizio per conto di Lotito e Mezzaroma. Nessuna di queste, però, risulterebbe al cento per cento completa e più di qualcosina sarebbe da limare. 

 

Stamani saranno ultimate le verifiche della documentazione ricevuta via pec (indipendenza dalla proprietà uscente, requisiti di solidità economica, etc), poi ci sarà un confronto con gli uomini di via Allegri. Segno che potrebbe servire altro tempo. Sarà concesso? Chissà. Tutto resta coperto da silenzi da un lato comprensibili, vista la delicatezza dei passi da compiere, ma che dall'altro lato alimentano preoccupazioni e perplessità. La Federcalcio è stata chiara: i trustee dovranno presentare a Gravina il candidato più credibile, almeno una trattativa avviata, un contratto a buon punto. Sarebbe l'unica arma che darebbe diritto alla proroga di 45 giorni ulteriori, dopo la tagliola del 31 dicembre, per espletare le formalità burocratiche. Tutto ciò ancora non ci sarebbe. Cresce il filo di ansia in Figc. Dove, senza una soluzione a stretto giro, si troverebbero costretti a valutare l'esclusione della Salernitana dal campionato (dunque, la sua scomparsa dal professionismo), con conseguente annullamento dei risultati maturati nel girone d'andata e una x nel calendario del ritorno.

Un danno economico derivante dai tanti interessi che ruotano attorno alla Serie A. Su tutti, i diritti tv nazionali e internazionali. E poi occhio alle possibili richieste di risarcimento danni degli stessi Lotito e Mezzaroma, che si ritroverebbero con un bene in fumo. Per la verità, trapelano spifferi di possibili azioni legali anche in caso di vendita a prezzo ribassato rispetto al valore reale. I trustee, dal canto loro, devono fare il possibile per rispettare il mandato. Dunque, non possono tirarsi indietro in caso di offerte più basse del previsto. È chiaro il gioco al ribasso degli interessati. Niente nomi. Spifferi parlano di un gruppo romano, di interessamenti stranieri e di una cordata con imprenditori del nord-est. Una nota ufficiale dei trustee che hanno tempo sulla carta fino al 15 dicembre per eleggere l'offerta più vantaggiosa è attesa a stretto giro. Dipenderà dall'esito del confronto con i legali della Federcalcio. Sarebbe il sesto chiarimento pubblico dal 7 luglio, data in cui il consiglio federale approvò l'iscrizione della Salernitana al campionato e il suo inscatolamento nel trust. Da allora, due deadline (30 settembre e 15 novembre) sono trascorse con fumate grigie e si aspetta il colore della terza. Che non sembra bianchissimo. L'ultima proroga fu data sia perché alcuni degli interessati chiedevano margini più ampi per studiare il progetto di bilancio, sia perché le restanti offerte erano prive della dichiarazione d'indipendenza dalla vecchia proprietà o non accettabili perché «subordinate a condizioni e prestazioni collegate ad elementi incerti e futuri inconciliabili con il divieto di ultrattività del trust imposto dall'atto». 

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