Valutazione delle offerte ricevute in corso e bocche cucite. Oggi a Roma i trustee che si occupano della cessione della Salernitana, Susanna Isgrò e Paolo Bertoli, incontreranno emissari della Figc. I due professionisti hanno in mano una patata bollente: con i loro collaboratori legali e commercialisti hanno fatto le ore piccole, dopo la deadline delle 23.59 del 5 dicembre per la presentazione delle proposte d'acquisto vincolanti. Riunione fiume anche ieri per partorire le valutazioni del caso. Il materiale su cui lavorare c'è, ma la situazione è ingrovigliata. Esisterebbe più di una proposta sul tavolo di Melior Trust e Widar Trust, le fiduciarie incaricate di vendere il sodalizio per conto di Lotito e Mezzaroma. Nessuna di queste, però, risulterebbe al cento per cento completa e più di qualcosina sarebbe da limare.
Stamani saranno ultimate le verifiche della documentazione ricevuta via pec (indipendenza dalla proprietà uscente, requisiti di solidità economica, etc), poi ci sarà un confronto con gli uomini di via Allegri. Segno che potrebbe servire altro tempo. Sarà concesso? Chissà. Tutto resta coperto da silenzi da un lato comprensibili, vista la delicatezza dei passi da compiere, ma che dall'altro lato alimentano preoccupazioni e perplessità. La Federcalcio è stata chiara: i trustee dovranno presentare a Gravina il candidato più credibile, almeno una trattativa avviata, un contratto a buon punto. Sarebbe l'unica arma che darebbe diritto alla proroga di 45 giorni ulteriori, dopo la tagliola del 31 dicembre, per espletare le formalità burocratiche. Tutto ciò ancora non ci sarebbe. Cresce il filo di ansia in Figc. Dove, senza una soluzione a stretto giro, si troverebbero costretti a valutare l'esclusione della Salernitana dal campionato (dunque, la sua scomparsa dal professionismo), con conseguente annullamento dei risultati maturati nel girone d'andata e una x nel calendario del ritorno.