Mercato Salernitana: finale senza
botto con il caso Cicerelli

Mercato Salernitana: finale senza botto con il caso Cicerelli
di Eugenio Marotta
Sabato 1 Febbraio 2020, 09:10
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Un finale senza il botto. Almeno in entrata. Nessun colpo per la Salernitana dopo l'ingaggio del centrocampista Capezzi dall'Albacete, via Sampdoria. Nessun pezzo da novanta, insomma. In uscita, invece, fa notizia la cessione di Cicerelli alla Lazio (triennale per lui) che resta in prestito in granata fino a giugno. Un passaggio lampo, concretizzatosi a mezzora dal gong con il deposito, quasi in segreto, del contratto in Lega.

Si chiude con un ingaggio e sei cessioni l'ultima due giorni del mercato di riparazione nelle sale dell'Hotel Sheraton San Siro di Milano. Dopo l'arrivo di Capezzi di giovedì scorso, ieri il club granata ha operato soltanto in uscita. In tutto ben sei cessioni. Molte delle quali si sono consumate con la (benedizione della) consorella Lazio. L'ultima in ordine di tempo è stata quella di Emanuele Cicerelli che proprio sul filo di lana passa in riva al Tevere sponda biancoceleste ma resta all'ombra dell'Arechi fino a giugno. Il centrocampista Firenze, invece, è passato in prestito con diritto di riscatto al Venezia; il giovane difensore Pinto (di proprietà della Fiorentina) accetta la corte del Bari in terza serie; Kalombo torna al Rieti in prestito secco, mentre il centrocampista Morrone e il primavera Novella sono stati ingaggiati dalla Lazio. Il primo soltanto di passaggio per poi essere subito ceduto in prestito (via Lazio) al Rieti. Mattia Novella, invece, resta a Formello (triennale per lui) per andare a rinforzare la formazione primavera allenata da Leonardo Menichini. Lo stesso aveva fatto qualche settimana fa il coetaneo Marino, centrocampista rientrato in granata dal prestito a Rieti e poi definitivamente passato ai biancocelesti. A completare la tabella delle operazioni di gennaio, la già nota partenza di Moses Odjer - destinazione Trapani - e gli arrivi del difensore Aya (prestito dal Pisa con obbligo di riscatto per la Salernitana) e del laterale mancino Curcio, svincolatosi dal Brescia.
LO SCENARIO
La Salernitana ha usato la squadretta e il righello per tirare le somme, far quadrare i conti (rapporto patrimonio/indebitamento) e ridurre la rosa degli over ai soli 18 elementi consentiti in lista. Detto, fatto. Anche se, a voler essere pignoli, gli over sarebbero 19, considerando anche Alessandro Rosina che rimane un tesserato del club granata, ma è da tempo separato in casa e fuori rosa. L'ex Zenit resta a busta paga fino al 30 giugno prossimo, data della scadenza del suo lungo ed oneroso contratto, ma continuerà ad allenarsi da solo a Torino dove oramai si è trasferito. L'operazione Cicerelli sostituisce di fatto quella che pure si era immaginata si potesse concretizzare con Lamin Jallow. Il gambiano, infatti, era in predicato di trasferirsi alla Lazio per rimanere in granata (in prestito) fino a giugno in modo tale che la Salernitana potesse realizzare una plusvalenza senza perdere il giocatore fino alla fine del campionato. Così non è stato. O meglio: non è stato per Jallow, ma lo è stato per Cicerelli. Ma tant'è. Numeri alla mano, dunque, la rosa a disposizione di Ventura sarà questa fino alla fine del campionato. Numeri alla mano, al trainer granata mancherebbe un terzino destro di ruolo (nel caso in cui volesse schierare una difesa con quattro elementi). E probabilmente anche una seconda punta con il vizio del gol. A dire il vero, la Salernitana aveva anche provato a cedere qualche altra pedina per fare spazio magari a qualche altro innesto, ma senza successo. Il contratto di Billong è risultato troppo alto per le pretendenti Trapani e Livorno.
GLI SVINCOLATI
Piccola curiosità, quasi da fantacalcio: la Salernitana potrebbe ancora operare in uscita nei mercati esteri per poi eventualmente ingaggiare soltanto dalla lista degli svincolati. In Portogallo si chiude oggi, in Bosnia ed Emirati Arabi lunedì, in Israele ed Austria giovedì, in Serbia venerdì, in Ungheria il 14 febbraio e in Slovenia il giorno dopo. Romania, Croazia e Svizzera (17 febbraio), Argentina (il 19), Russia e Slovacchia (il 21), Repubblica Ceca (22), Ucraina (28) e Bulgaria il giorno successivo.
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