G come Gattuso. Che sia Gennaro o Giacomo poco importa. Perché il pallone è parte fondamentale del dna di entrambi. Quando Gennaro è nato, Giacomo aveva già 10 anni. Eppure il loro destino era già legato. Ai poli opposti dell’Italia (Corigliano calabro e Como) sono cresciuti coltivando la propria passione: quella per il calcio. Prima in campo e poi in panchina. Di Gennaro - per tutti Rino e poi ancora Ringhio - si è imparato a conoscere ogni cosa, dai successi con la maglia del Milan alla coppa del mondo sollevata con quella della Nazionale. Il tutto mentre
Giacomo iniziava il suo percorso da allenatore, perché ha smesso di giocare proprio nell’anno in cui Gennaro è approdato al Milan (pensare che entrambi hanno anche vestito la maglia della Salernitana, seppur in momenti storici diversi). Una vita, anzi due, dedicate alla loro passione: il calcio.
Difficilmente dimenticheranno il 2021. Perché nella settimana in cui Gennaro ha finalmente raggiunto alla guida del Napoli un posto tra le prime quarto in serie A, Giacomo ha centrato la promozione in serie B alla guida del Como.
Un successo che vale doppio alla luce del legame fortissimo con la città e la squadra. È nato lì, è cresciuto lì e adesso è lì che si è consacrato. Dopo un lungo periodo tra prima squadra e primavera al Novara, era tornato a casa in estate, come vice di Banchini: mai immaginando un’evoluzione di stagione così. La promozione personale ( primo allenatore) e di squadra (in serie B). Nel segno del fattore G, di Giacomo Gattuso.