Grinta Benevento, voglia di impresa
nel big match con il Monza

Grinta Benevento, voglia di impresa nel big match con il Monza
di Luigi Trusio
Sabato 30 Aprile 2022, 09:16
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Sei punti e poi sarà quel che sarà. Dopo il capitombolo che può esser costato la promozione diretta, lo sprint del Benevento riparte da Monza. Con una rincorsa breve, perché stavolta il traguardo è troppo vicino e non c'è quasi più tempo per sperare nelle sbandate altrui. Serve un miracolo per evitare la lotteria dei playoff, devono concatenarsi risultati favorevoli al «Tombolato» (Cittadella-Brescia) e allo «Zini» (Cremonese-Ascoli), ma innanzitutto occorre l'impresa eroica questo pomeriggio allo «U-Power Stadium». Impossibile appellarla in modo differente: senza Glik e Barba, Lapadula e Forte, ovvero le colonne portanti di difesa e attacco, il Benevento sfiderà il Monza multimilionario di Berlusconi e Galliani, la squadra che dopo il Parma americano ha investito di più sul mercato, che al contrario avrà solo l'imbarazzo della scelta. Stroppa potrà pescare a piene mani dal mazzo, mentre per Fabio Caserta alcune scelte saranno obbligate.

A cominciare da quelle che attengono al pacchetto arretrato, dove, per la prima volta in stagione, verrà schierato il tandem centrale Vogliacco-Pastina, il più giovane per assortimento (in due fanno 44 anni, gli stessi del loro allenatore). Sulle corsie la partita è aperta: Elia, Letizia e Foulon concorrono per due maglie (Gyamfi e Masciangelo, almeno all'apparenza, sono tagliati fuori) ma alla fine a spuntarla dovrebbero essere i primi due con il belga che dovrebbe iniziare dalla panchina. Elia è diffidato, ma in caso di ammonizione salterebbe l'ultima con la Spal e sarebbe arruolabile per eventuali playoff. Contro Pordenone e Ternana è partito fuori, per cui fisicamente dovrebbe star meglio rispetto a Foulon titolare in due gare di fila. In teoria pure Letizia, alla luce dell'ultima, sciagurata prestazione, potrebbe rischiare il posto. Ma Caserta è sempre molto conservatore e non si priverebbe mai del capitano in una gara così importante, mentre la soluzione più semplice e indolore è quella di escludere Foulon, nonostante abbia il piede più educato tra gli esterni e sforni cross migliori rispetto a quelli dei suoi compagni di reparto. A centrocampo non ci saranno cambiamenti. Conferma scontata per Ionita e Acampora da mezzali e per Viviani in veste di metodista davanti al blocco di retroguardia. Tello può insidiare qualcuno solo tra gli attaccanti, ma non è entrato bene con la Ternana, perdendosi nel grigiore generale e fallendo il gol del 2-2 in maniera a dir poco clamorosa. In rialzo invece le quotazioni di Insigne, di sicuro il più brillante tra i subentrati lunedì sera, che può tornare ad occupare l'ala destra del tridente offensivo. Con Moncini centravanti (unica alternativa, non ci sarà neppure Sau che in quei pochi momenti in cui avrebbe potuto avere una chance si è sempre fermato per problemi fisici), sulla sinistra marcia spedito verso la riconferma Diego Farias. A farne le spese dovrebbe essere Riccardo Improta, in evidente difficoltà non solo contro i rossoverdi, ma da almeno un mese e mezzo a questa parte. Il jolly di Pozzuoli sta attraversando un periodo buio che non può essere unicamente ascrivibile alla condizione atletica e a quel ginocchio che finora gli ha procurato fastidi. È anche una questione di testa e, quindi, Caserta ha intenzione di non inserirlo nell'undici di partenza. D'altro canto si tratta di una partita da vincere in qualunque modo, mentre tra pari e sconfitta cambierebbe ben poco. E pertanto ci sta tutta una deroga al decantato bilanciamento che, sulla carta, garantirebbe Improta, in nome di un assetto spregiudicato contro una squadra che lascia sempre varchi per le avversarie. Si profila dunque un Benevento a trazione anteriore, con Elia e Insigne da una parte, Letizia e Farias sulla catena mancina, con buona pace dei teorici dell'equilibrio, inutile in un giudizio senza appello.

La squadra, a prescindere da come andrà a finire, ha l'obbligo di dimostrare di crederci ancora. Come hanno fatto i tifosi, che affolleranno in massa le gradinate dell'impianto brianzolo nonostante il boccone che son stati costretti ad ingerire il giorno della Liberazione sia durissimo da mandar giù: sfiorato il sold out nel settore ospiti, dei 677 tagliandi messi in vendita dal club lombardo, i sanniti ne hanno acquistati ben 643, a dispetto degli 800 chilometri che separano le due città. Ci sarà pure una folta rappresentanza dei gruppi del Nord (Stregoni del Nord, Gens Samnites, Milites, Sezione Friuli), ma è ingente anche il numero di coloro che si sono messi in viaggio da Benevento tra ieri sera e la notte appena trascorsa.
 

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