Un inizio di stagione da sogno. Forse anche inaspettato. Un gol di André Anderson quasi allo scadere basta alla Salernitana, ammirata da vicino dal co-patron Lotito, per battere l'Ascoli e conquistare il quinto risultato utile consecutivo. Dal primo all'ultimo minuto di gioco si abbatte un vero e proprio nubifragio che condiziona però solo in parte la gara dell'Arechi. Merito soprattutto della squadra di Castori che non solo lotta su ogni pallone ma prova anche a giocare a pallone. Il primo sentore si ha già al 2' quando affolla l'area di rigore bianconera ma prima con Tutino (tiro deviato da Avlonitis) e dopo con Casasola (tiro-cross respinto da Leali) non riesce a dare immediatamente un senso diverso alla partita. Al 10', poi, ci prova Schiavone direttamente da punizione, ma sulla traiettoria a giro è bravo ancora una volta Leali che in tuffo mette in angolo. Al 17', invece, arriva la prima fiammata dell'Ascoli con Cavion che si intrufola tra Gyomber e Di Tacchio ma sulla conclusione in diagonale si oppone Belec. Ma le occasioni più pericolose sono sempre di marca granata. Dopo il cross non sfruttato da nessun compagno al minuto venti, al 26' Tutino decide quindi di fare tutto da solo e con un destro a incrociare colpisce il palo complice anche la deviazione di Brosco. Sulla ribattuta Djuric non riesce a calciare e appoggia così alle spalle per Di Tacchio che non inquadra però neppure lo specchio della porta.
La pioggia intanto aumenta sempre di più, l'Ascoli inizia a limitarsi a dei contropiede, mentre la Salernitana non smette quasi mai di spingere. Come nel primo tempo, anche in avvio di ripresa la squadra di Castori parte subito forte.